Vaticano - Papa Leone annuncia viaggio in Turchia e Libano
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Assadakah News - “Sempre e ovunque le chiese e le scuole restino luoghi di sicurezza e di speranza”. Questa la speranza di Papa Leone XIV che ieri, domenica 23 novembre, prima della preghiera dell’Angelus, ha espresso “immensa tristezza” per i rapimenti di sacerdoti, fedeli e studenti nella Nigeria e nel Camerun. “Sento forte il dolore soprattutto per i tanti ragazzi e ragazze sequestrati e per le loro famiglie angosciate”, ha detto il Pontefice, rivolgendo “un accorato appello affinché vengano subito liberati gli ostaggi” ed esortando “le autorità competenti a prendere decisioni adeguate e tempestive per assicurarne il rilascio”.
Nelle Diocesi di tutto il mondo è stata celebrata ieri la Giornata Mondiale della Gioventù. “Benedico e abbraccio spiritualmente quanti prendono parte alle diverse celebrazioni e iniziative”, ha detto il Papa. “Nella festa di Cristo Re”, ha aggiunto, “prego perché ogni giovane scopra la bellezza e la gioia di seguire Lui, il Signore, e di dedicarsi al suo Regno di amore, di giustizia e di pace”.

Poi l’annuncio del Viaggio apostolico che Leone compirà in Turchia e in Libano in occasione dell 1700° anniversario del Concilio di Nicea, commemorato anche dalla pubblicazione, sempre ieri, della Lettera apostolica “In unitate fidei”.
Il viaggio apostolico inizierà la mattina di giovedì, 27 novembre: prima tappa Ankara, dove il Papa, dopo l’accoglienza ufficiale, si recherà in visita al Mausoleo di Ataturk. Seguirà la cerimonia di benvenuto presso il Palazzo Presidenziale, dove Leone incontrerà il presidente della Repubblica. Seguiranno gli incontri con le autorità, la società civile e il corpo diplomatico, prima del congedo dalla capitale turca e la partenza alla volta di Istanbul.
Nella città sul Bosforo, venerdì 28 novembre, il Papa avrà un incontro di preghiera con i vescovi, i sacerdoti, i diaconi, i consacrati e gli operatori pastorali presso la Cattedrale dello Spirito Santo e visiterà la casa di accoglienza per anziani delle Piccole Sorelle dei Poveri.
Nel pomeriggio il trasferimento in elicottero a İznik, dove si terrà un incontro ecumenico di preghiera nei pressi degli scavi archeologici dell’antica Basilica di San Neofito, per poi rientrare a Istanbul, dove il Papa incontrerà i vescovi presso la Delegazione Apostolica.
La giornata di sabato, 29 novembre, si aprirà con la vista alla moschea Sultan Ahmet. A seguire sono previsti: un incontro privato con i capi delle chiese e delle comunità cristiane presso la chiesa ortodossa siriaca di Mor Ephrem; la doxologia nella Chiesa Patriarcale di San Giorgio; l’incontro con il patriarca Bartolomeo I e la firma di una dichiarazione congiunta al Palazzo Patriarcale; infine la Santa Messa nella "Volkswagen Arena".
Gli impegni a Istanbul continueranno anche nella mattina di domenica, 30 novembre, con una visita di preghiera alla Cattedrale armena apostolica, la divina liturgia nella Chiesa Patriarcale di San Giorgio, la benedizione ecumenica e il pranzo con Bartolomeo I al Patriarcato Ecumenico. Dopo pranzo è prevista la partenza alla volta di Beirut. Qui, dopo la cerimonia di benvenuto, il Papa si recherà in visita di cortesia dal presidente della Repubblica presso il Palazzo Presidenziale. Quindi sono previsti gli incontri con il presidente dell’Assemblea Nazionale, il primo ministro e, a chiudere la giornata, quello con le autorità, la società civile e il corpo diplomatico.
Lunedì 1 dicembre Papa Leone visiterà e pregherà sulla tomba di San Charbel Maklufpresso il Monastero di San Maroun ad Annaya. Poi si sposterà ad Harissa per incontrare i vescovi, i sacerdoti, i consacrati e gli operatori pastorali nel Santuario di Nostra Signora del Libano e, presso la Nunziatura Apostolica, i patriarchi cattolici. Nel pomeriggio il rientro a Beirut per l’incontro ecumenico e interreligioso in Piazza dei Martiri, al termine del quale il Papa incontrerà i giovani nel piazzale antistante il Patriarcato di Antiochia dei Maroniti a Bkerké.
Nella sua ultima giornata in Libano, martedì 2 dicembre, Papa leone visiterà gli operatori e assistiti dell’ospedale “De la Croix” a Jal ed Dib, poi ci sarà una preghiera silenziosa al luogo dell’esplosione del porto di Beirut e infine la Santa Messa presso il "Beirut Waterfront", prima della cerimonia di congedo e della sua partenza alla volta di Roma.







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