L' equilibrio strategico neo-persiano: Asse Teheran-Mosca
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Maddalena Celano (Assadakah News)- 📜 L'Equilibrio Strategico Neo-Persiano: L'Asse Teheran-Mosca e la Riconfigurazione Geopolitica del Medio Oriente
L'affermazione del vice ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, relativa al sostegno diretto fornito da Mosca durante il breve ma intenso confronto armato con Israele dello scorso giugno, trascende la semplice cronaca diplomatica. Essa si configura come una dichiarazione di intenti strategici che rievoca l'antica arte persiana di bilanciare le grandi potenze e di costruire un polo di deterrenza attiva contro l'egemonia.
I. Il Ritorno al Pragmatismo Storico: La "Grande Partita" Revisionata
La scelta di rafforzare l'asse con la Federazione Russa non è un'innovazione ideologica, ma un risvolto pragmatico della politica estera iraniana. Storicamente, la Persia ha dovuto destreggiarsi tra l'influenza russa e quella britannica, imparando che la sicurezza risiede nella capacità di utilizzare un potere come contrappeso all'altro.
L'attuale rafforzamento dell'asse Teheran-Mosca-Pechino, come sottolineato da Araghchi, è il diretto epifenomeno di una pressione occidentale percepita come insopportabile. L'Iran, come Stato millenario che rivendica la piena sovranità sulla propria politica estera, risponde al contenimento con la creazione di un contrappeso strategico di vasta portata. Definire questa cooperazione "di lunga data e puramente difensiva" è l'affermazione del diritto di uno Stato di scegliere i propri partner di sicurezza di fronte a persistenti minacce militari ed economiche.
L'isolamento, cercato dalle sanzioni, ha paradossalmente spinto Teheran verso alleanze che garantiscono la sua resilienza, perpetuando il principio che ogni azione aggressiva genera una reazione di riequilibrio.
II. L'Architettura Tecnica della Deterrenza Attiva
La vera portata del sostegno russo risiede nei dettagli tecnici che hanno permesso all'Iran di migliorare i suoi sistemi missilistici, rendendoli "in una posizione migliore sia in quantità che in qualità".
A. Intelligence e Sorveglianza (ISR) 🛰️
Il supporto più cruciale è spesso invisibile. Mosca ha probabilmente fornito dati in tempo reale dai suoi satelliti ISR e dai suoi avanzati sistemi radar a lungo raggio. Questa condivisione di intelligence garantisce all'Iran un allarme precoce e una visione tattica del campo di battaglia che altrimenti non potrebbe ottenere sotto un embargo tecnologico.
B. Guerra Elettronica (EW) e Precisione Missilistica 🚀
L'assistenza tecnica russa eleva le capacità operative iraniane:
* Guida e CEP (Circular Error Probability): Il supporto per l'aggiornamento dei sistemi di guida dei missili balistici e da crociera iraniani riduce la Probabilità di Errore Circolare (CEP), aumentando esponenzialmente la precisione e, di conseguenza, la letalità dei sistemi missilistici iraniani.
* Contromisure Elettroniche: La condivisione di know-how o di tecnologia per la Guerra Elettronica (EW) è fondamentale per proteggere i sistemi di Comando e Controllo (C2) iraniani dal jamming o dagli attacchi cibernetici avversari, rendendo la difesa iraniana una sfida complessa e interconnessa.
C. La Logistica Strategica
L'ampliamento del coordinamento militare assicura all'Iran un flusso stabile di componenti e manutenzione per i suoi sistemi d'arma (come i sistemi di difesa aerea S-300). Questo supera il blocco delle sanzioni, garantendo che l'arsenale iraniano rimanga non solo operativo, ma in costante evoluzione.
III. La Dimensione Economica: Il Bypass Strategico
L'asse Teheran-Mosca è fondamentale per la resilienza economica iraniana, agendo come una cintura di sicurezza contro l'isolamento finanziario:
* INSTC (Corridoio Nord-Sud): La cooperazione rafforza l'impegno per il Corridoio Internazionale di Trasporto Nord-Sud (INSTC). Questa rete logistica multimodale collega l'India e l'Iran alla Russia e all'Europa, fornendo a Teheran un accesso vitale ai mercati internazionali al di fuori della giurisdizione occidentale.
* De-Dollarizzazione: Entrambi i Paesi sanzionati condividono l'obiettivo di stabilire meccanismi di transazione che aggirino il dollaro statunitense e il sistema SWIFT, rafforzando la loro autonomia finanziaria e contribuendo alla tendenza globale verso la multipolarità monetaria.
IV. Reazioni e Implicazioni Geopolitiche
L'annuncio ha provocato un allarme comprensibile tra gli avversari regionali e globali, in particolare Israele e gli Stati Uniti.
* Preoccupazione Occidentale: Le potenze occidentali vedono in questo asse una sfida diretta al loro modello di sicurezza e stabilità regionali. La risposta, incentrata su nuove sanzioni e condanne, rischia di rafforzare ulteriormente la determinazione dell'asse a consolidarsi, in un circolo vizioso.
* Israele e la Nuova Frontiera: Per Israele, il messaggio di Teheran è inequivocabile: un attacco diretto contro obiettivi iraniani non è più una singola operazione, ma un'azione che rischia di incrociare gli interessi strategici diretti di una potenza nucleare globale. L'Iran ha legato la sua deterrenza regionale a una garanzia geopolitica internazionale, alzando drammaticamente il costo potenziale di un conflitto.
In conclusione, l'ammissione di Araghchi non è solo una notizia. È la formalizzazione di un nuovo equilibrio di potere. L'Iran sta esercitando la sua strategia storica: non combatte per l'egemonia, ma per un posto paritario nel consesso delle nazioni, utilizzando l'alleanza con la Russia come leva essenziale per la sua sicurezza nazionale in un panorama geopolitico in rapida evoluzione.







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