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Medio Oriente - A Beirut si festeggia, a Gaza si continua a morire


Assadakah News - Mentre nella capitale del Libano cominciano i festeggiamenti, a Gaza continuano a regnare morte e distruzione. La tregua fra Israele e Libano, sempre che sia confermata, lascia comunque morti, feriti, macerie e paura.

A quanto pare vince la linea politica di Donald Trump, che aveva chiesto a Benjamin Netanyahu di finire la guerra prima del 20 gennaio, il giorno del suo insediamento. Per avere accettato il cessate-il-fuoco in Libano, di certo il premier israeliano avrà la sua ricompensa, cioè il via libera a nuove annessioni in Cisgiordania, che saranno ampie in base alla capacità di negoziatore e manipolatore.

Hezbollah è stato dissanguato, ma potrà rivendicare di aver ripetuto l’impresa del 2006, ovvero avere fermato l’invasione israeliana, anche se a un prezzo decisamente più alto. E’ quindi fuor di dubbio che Hezbollah abbia comunque bloccato l’invasione del Libano, e fermato uno degli eserciti più potenti del Medio Oriente a pochi chilometri dalla Linea Blu, ma le condizioni richieste comprendono il ritiro di Hezbollah oltre il fiume Litani.

In ogni caso va considerato che la resistenza libanese mantiene un poderoso arsenale missilistico, come si è visto ancora domenica, e soprattutto conserva e allarga il proprio prestigio all’interno dei partiti politici libanesi. La nota dolente è comunque che il Libano esce devastato da questa nuova drammatica situazione, soprattutto a livello economico e per quanto riguarda le infrastrutture, ma di certo è anche un Paese diverso, più unito, meno settario, più orgoglioso del proprio esercito, che nonostante lo svantaggio qualitativo, è rimasto sulle sue posizioni al Sud e adesso dovrà sostituire i miliziani sciiti lungo la linea di tregua, con importanti responsabilità. Fra i vincitori anche Unifil, che ha avuto il ruolo di cuscinetto, con alti rischi, morti e feriti fra i suoi soldati. Una vittoria anche dell’ONU e del suo segretario generale Antonio Guterres, ma pur sempre una classica vittoria di Pirro, specialmente dal punto di vista della reale utilità e del prestigio e utilità.

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