Medio Oriente - CCG, la forza della diplomazia per la pace
- 18 lug
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Aggiornamento: 19 lug
Assadakah News - I Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo (CCG) portano avanti il dialogo diplomatico, con l’obiettivo di evitare ulteriori escalation, dopo il recente scontro Israele-Iran, e per fare in modo che si arrivi a un accordo sulla questione Gaza.

Arabia Saudita, Bahrain, Emirati Arabi, Kuwait, Oman e Qatar svolgono un’azione diplomatica fondamentale in questo senso, soprattutto perché una crisi aperta fra Iran e USA comprometterebbe i già delicati equilibri della Regione e avrebbe conseguenze nefaste anche per il resto del mondo, anzitutto per gli scambi commerciali del settore energetico, legato a petrolio e gas naturale, nonché per le iniziative della fase di transizione energetica.
Promuovere la stabilità è essenziale, in particolare per stabilizzare e sviluppare l’economia internazionale, e rafforzare la convivenza, che avrebbe influenza estremamente positiva su settori basilari come il turismo, oltre che la diversificazione energetica post-petrolio.
E’ quindi importante che reggano i trattati di cessate-il-fuoco, soprattutto fra Iran e Israele, perché solo in tal modo sarà possibile promuovere il dialogo diplomatico, anche se molti analisti non hanno una visione ottimista.
Ciò che stanno facendo i Paesi del Golfo non è facile, gli ostacoli non sono pochi, tuttavia l’obiettivo non è irraggiungibile. E’ già un risultato ottimo avere evitato il blocco dello Stretto di Hormuz, ed è fondamentale proseguire su questa strada, con l’instancabile opera di mediazione delle sei monarchie del Golfo.







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