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SPECIALE - L’Iran risponde e attacca Israele

Assadakah News Agency - La situazione si aggrava inevitabilmente, con l’Iran che ha preso l’iniziativa e ha attaccato Israele. La notizia è stata accolta con festeggiamenti in strada a Teheran e in altre città, dopo l’annuncio ufficiale della tv di stato sull'inizio delle operazioni della Guardia della Rivoluzione Islamica contro il regime israeliano. Caroselli di auto e per le strade della capitale iraniana, e manifestanti con l’immagine del generale Qassem Suleimani, per l’attesa reazione della Repubblica Islamica, dopo l'attacco sionista al Consolato della Repubblica Islamica dell’Iran a Damasco. Da Gaza le ultime informazioni parlano di rivincita, con la gente araba sui tetti a inneggiare, e gli israeliani nei rifugi.

L'esercito israeliano non considera terminato l'attacco iraniano. “Ci sono ancora minacce, la nostra allerta è alta, i nostri caccia sono ancora in volo”, ha detto il Portavoce dell'Israel Defence Dorce, Daniel Hagari nel corso di un briefing con la stampa.

Il premier israeliano Beyamin Netanyahu ha dichiarato: “I nostri sistemi di difesa sono schierati, siamo preparati per qualsiasi scenario, sia in difesa che in attacco”, mentre la Guardia della Rivoluzione Islamica ha confermato l’attacco con droni e missili, come rappresaglia per l’attacco mortale del 1° aprile a Damasco, per altro territorio non iraniano e quindi violazione anche della sovranità della Siria.

Le prime notizie sono state diffuse su Social X da Barak Ravid giornalista di Axios, che ha citato quattro funzionari americani e israeliani. Poco dopo, il portavoce dell’esercito israeliano, Daniel Hagari, ha confermato in conferenza stampa che l’attacco della Repubblica islamica è stato effettivamente eseguito. Contemporaneamente, la tv di Stato iraniana ha confermato che le forze della Guardia della Rivoluzione ha lanciato un attacco con droni contro Israele.

Nello stato ebraico è stato di emergenza, e decine di aerei sono pronti al decollo. Gli obiettivi dell’attacco iraniano contro Israele dovrebbero essere “non civili”, secondo funzionari israeliani citati dall’emittente Kan sulla base delle informazioni ricevute e delle valutazioni dell’intelligence. Dalla base di Nevatim sarebbe decollato anche “Ala di Sion”, l’aereo del premier israeliano, una sorta di Air Force One, secondo i dati dei siti di monitoraggio dei voli. Ulteriori restrizioni sono state ovviamente previste nelle zone vicino Gaza.

La Guida Suprema iraniana, Ali Khamenei, nella serata di sabato ha riproposto il video del discorso pronunciato in occasione dell’Eid Al Fitr, festa di fine Ramadan, in cui annunciava che “il regime malvagio sarebbe stato “punito” per l’attacco al consolato iraniano a Damasco. Mentre negli Stati Uniti il presidente Biden è alla Casa Bianca per consultazioni con lo staff della sicurezza, Israele ha reso noto di aver ricevuto da Washington e dagli alleati nuove dotazioni difensive, come confermato dal ministro della Difesa, Yoav Gallant.

Dopo la prima serie di circa 500 droni, è partita la seconda ondata di velivoli senza pilota iraniani. Si tratta degli Shaed, già adoperati dalla Russia in Ucraina. Sono apparecchi kamikaze, progettati per lanciarsi su traiettorie suicide.

Almeno quattro caccia americani e due francesi sono decollati dopo l'attacco lanciato dall'Iran. Gli F18 statunitensi, secondo quanto si apprende da fonti d'intelligence della Nato, sarebbero decollati dalla portaerei Eisenhower che si trova nella parte settentrionale del Mar Rosso e si sta dirigendo verso Suez. La Eisenhower, scortata da una squadra navale, può fornire copertura anche al Sud di Israele, sul Mar Rosso, lungo le coste di Eilat, uno delle regioni nelle quali si starebbero dirigendosi alcune decine di droni.

Il ministro della Difesa dell'Iran ha minacciato ogni Paese che consentirà ad Israele di reagire contro l’Iran. Mentre gli Hezbollah libanesi, sostenuti dall'Iran, hanno annunciato di aver lanciato dei razzi verso le alture del Golan occupate da Israele. Almeno sei potenti deflagrazioni sono state udite a Gerusalemme prima che venissero attivate le sirene antiaeree. La contraerea israeliana sta intervenendo per intercettare e distruggere gli ordigni volanti. Non è chiaro se si tratti di droni o missili diretti contro le basi militari di Gerusalemme, e intercettati mentre attraversavano il cielo sopra la città, oppure fossero indirizzati fuori Gerusalemme e intercettati dalla contraerea prima che puntassero sui loro obiettivi.

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