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Medio Oriente - USA: de-escalation…con invio di armamenti…

Assadakah News - La guerra in Medio Oriente fra Hamas e Israele è al giorno 197, e l’offensiva militare israeliana ha ucciso oltre 34mila palestinesi e ne ha feriti più di 75mila. Droni hanno colpito in Iraq, su una base militare di truppe filoiraniane, e ha provocato un morto e diversi feriti. La CNN ha diffuso informazioni secondo le quali non sarebbe coinvolto Israele ma gruppi dell’opposizione interna iraniana, che comunque sono di certo finanziati dallo stato ebraico. Dopo che fonti americane hanno negato di aver dato il via libera all'attacco a Rafah, anche dal G7 arriva la condanna dell'aggressione su vasta scala: "Sarebbe una catastrofe", dice il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani: "Messaggio chiaro dal G7 per una de-escalation, dopo le crescenti minacce, e il contrattacco contro la base aerea militare nei pressi di Esfahan, che sembra sia stato "limitato" e non abbia provocato vittime”.

Intanto il segretario di Stato statunitense Antony Blinken continua a non confermare la notizia di un attacco israeliano all'Iran, affermando che Washington non è stata coinvolta in alcuna operazione offensiva e che è impegnata a smorzare le tensioni nella regione.

"Non intendo parlare di questo, se non per dire che gli Stati Uniti non sono stati coinvolti in alcuna operazione offensiva", ha detto Blinken durante la conferenza stampa a conclusione della riunione dei ministri degli Esteri del G7 a Capri.

"Quello su cui ci concentriamo, quello su cui si concentra il G7, e che si riflette nella nostra dichiarazione e nelle nostre conversazioni, è il nostro lavoro per ridurre le tensioni, per ridurre ogni potenziale conflitto", ha aggiunto Blinken. Tanto intenzionati alla de-escalation considerare accordi per oltre 1 miliardo di dollari per nuove armi a Israele, comprese munizioni per carri armati, veicoli militari e colpi di mortaio, ha riferito oggi il Wall Street Journal, citando funzionari statunitensi.

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