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Ottant'anni di Arabismo nel cuore di Roma

  • 1 nov
  • Tempo di lettura: 2 min

✍🏻 Marwa Khayal – Roma

 


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In un momento simbolico e carico di senso di appartenenza, la capitale italiana, Roma, ha celebrato l'80° anniversario della fondazione della Lega degli Stati Arabi con un grande evento tenutosi presso la Sala Spazio Europa del Parlamento Europeo. L'evento è stato patrocinato dai Parlamenti europeo e italiano e organizzato dalla missione diplomatica della Lega Araba a Roma in collaborazione con l'Associazione di Amicizia Italo-Araba.

Un gran numero di Ambasciatori arabi e stranieri, nonché personalità della cultura e della politica, hanno partecipato alla celebrazione, che i diplomatici hanno descritto come la prima del suo genere nella capitale italiana.

La cerimonia si è aperta con un breve documentario sulla storia della Lega e il suo percorso dal 1945, seguito da un videomessaggio del Segretario Generale Ahmed Aboul Gheit, che ha affermato che la Lega Araba "rimane un simbolo di unità e un centro dei sentimenti collettivi della nazione".

Nel suo discorso, l'Ambasciatrice Asmahan Al-Touqi ha chiesto di rafforzare la solidarietà araba congiunta, mentre l'Ambasciatrice Inas Makawi ha sottolineato che la Lega è stata fondata per il bene della Palestina, affermando che "la sua causa rimarrà una corona su tutte le nostre teste". L'Ambasciatrice Issa Qassisieh ha anche ricordato che la Palestina è sempre stata e rimane al centro dell'azione araba congiunta.

La cerimonia è stata caratterizzata da una toccante esibizione musicale del coro della Scuola Libica di Roma, che ha cantato "La mia Patria Grande" del compositore Mohamed Abdel Wahab, tra gli applausi entusiasti del pubblico, molti dei quali sventolavano bandiere dei paesi arabi.

La serata si è conclusa con la cerimonia di premiazione del collega Talal Khrais, in riconoscimento del suo impegno nel rafforzare l'amicizia italo-araba, e della Dott.ssa Najat Shaaban Aqila, direttrice della Scuola Libica, in segno di apprezzamento per il suo illustre ruolo educativo e culturale.

La celebrazione di Roma non è stata semplicemente un'occasione protocollare, bensì' incarnazione di un messaggio di civiltà: la cultura araba è ancora in grado di costruire ponti tra i popoli e la voce dell'arabismo rimane presente nel cuore dell'Europa.

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