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Paestum il cuore del Mediterraneo


Talal Khrais e Letizia Leonardi (National news Agency NNA, tradotto dall'arabo) - Tanti tantissimi i protagonisti d'eccezione alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum. Una kermesse davvero molto importante. Paesi come il Libano, una nazione millenaria, malgrado i periodi difficili che l'hanno attraversata e continuano a minare il benessere della popolazione, è presente grazie all’aiuto dell’Ambasciata Italiana a Beirut che ha facilitato l’ospitalità del martoriato Paese dei Cedri. Presente anche l’Egitto, la Siria, l’Iraq e la Palestina. Un meeting che fa onore all’Italia, il ponte tra l’Europa e il Mediterraneo come è stata voluta da Berlinguer, da Craxi da Almirante e Andreotti. Malgrado la diversità dei singoli popoli esiste una grande affinità rappresentata dalla comunicazione dell’anima mediterranea. Tanti popoli ma un solo cuore. Ieri, nella Sala Velia, si è tenuta la conferenza “Memoria e mito nella Città metropolitana di Reggio Calabria, Bronzi di Riace 1972-2022”. La Città metropolitana di Reggio Calabria torna da protagonista alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum (Salerno) nell’anno del cinquantesimo anniversario del ritrovamento dei Bronzi di Riace ed è stata una occasione per raccontare il territorio metropolitano e le eccellenze storico-archeologiche attraverso le attività culturali che hanno animato i siti in occasione del cinquantesimo anniversario del ritrovamento di questi importanti reperti. Tra i relatori,

Carmelo Versace, sindaco facente funzioni della Città metropolitana; Filippo Quartuccio, consigliere metropolitano delegato alla Cultura; Fabrizio Sudano, Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia; Andrea Maria Gennaro, funzionario archeologo; Nino Sulfaro, docente di Restauro architettonico del Dipartimento PAU dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria; Elena Trunfio, direttrice del Museo e Parco archeologico nazionale di Locri e del Museo e Parco archeologico Archeoderi di Bova Marina; e Maria Domenica Lo Faro, funzionaria del Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria.

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