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Petrolio - Surplus per oltre 350 miliardi di dollari nel 2022

Franco Abdelkader Omeich - Con il petrolio i Paesi del Golfo hanno guadagnato surplus per oltre 350 miliardi, in maggior parte reinvestiti in Medio Oriente e in Oriente.

Di certo, la guerra in Ucraina ha determinato sostanziali cambiamenti negli equilibri economico-finanziari del mercato del petrolio, con una vera e propria corsa all’accumulo di scorte da parte di molti Paesi, soprattutto europei, che si sono trovati di fatti a dover cercare un nuovo partner commerciale per le forniture dell’oro nero.

Il costo del petrolio è stato sostenuto, e ha continuato ad attraversare rapidi aumenti e cali, con guadagni che non vanno più verso il Cremlino, ma principalmente ai paesi del Golfo, soprattutto Kuwait, Qatar, Emirati Arabi e Arabia Saudita.

Secondo le stime dell’Economist, dalle sole vendite di petrolio questi quattro Paesi hanno guadagnato, nel 2022, un surplus di 350 miliardi di dollari, e le previsioni fanno pensare che alla fine dell’anno in corso la cifra non sarà di certo inferiore. Se il costo del barile si aggira intorno ai 100 dollari, di conseguenza il guadagno dovrebbe salite oltre i 650 miliardi di dollari in due anni.

Il punto cruciale della questione rimane però dove va a finire questa montagna di soldi. Il Consiglio di Cooperazione del Golfo, la cui bilancia economica è ancora legata al dollaro, ha in previsione di investire in valute forti

Da un’analisi dei flussi economici dei paesi del Golfo, l’Economist ha scoperto che i proventi del petrolio attualmente finiscono soprattutto nelle casse dei governi e dei fondi sovrani, mentre la banca centrale perde terreno. Il surplus è impiegato soprattutto per coprire i debiti pubblici (con un’immissione, per esempio, pari al 7% dei soldi circolanti negli Emirati Arabi, o del 4% in Qatar). Gli stati del Golfo hanno utilizzato i proventi del petrolio per aiutare alcuni partner commerciali internazionali (come la Banca d’Egitto, sostenuta con depositi da 13 miliardi di dollari per l’aumento del prezzo del grano). Singolare, invece, controllando i movimenti dei surplus, è la posizione di sempre maggiore interesse per i paesi del Golfo per il Medio Oriente. Per esempio, la Turchia, che non ha mai avuto relazioni con il Golfo, ha ricevuto fondi per oltre 24 miliardi di dollari. Oltre a questo, investendo prima degli europei e degli occidentali, i paesi del Golfo si garantiscono un ruolo centrale nell’economia del futuro.

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