top of page

Qatar - Tra i principali donatori umanitari delle Nazioni Unite

  • 11 ore fa
  • Tempo di lettura: 3 min
ree

Letizia Leonardi (Assadakah News) - Lo Stato del Qatar ha ribadito il proprio impegno nel campo dell’assistenza umanitaria, esprimendo orgoglio per essere annoverato tra i primi cinque Paesi donatori a favore dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA) entro il 2025, con contributi complessivi superiori a 528 milioni di dollari. Un impegno che riflette l’elevata priorità attribuita dal Qatar alla risposta umanitaria internazionale.

La dichiarazione è stata resa da Sheikha Alia Ahmed bin Saif Al Thani, Rappresentante permanente dello Stato del Qatar presso le Nazioni Unite, intervenendo all’Assemblea Generale dell’ONU, nel quadro del punto 72 dell’agenda dedicato al rafforzamento del coordinamento dell’assistenza umanitaria nelle emergenze, presso la sede delle Nazioni Unite a New York.

Nel suo intervento, la rappresentante qatarina ha sottolineato come il dibattito si svolga in una fase segnata da crisi umanitarie di estrema gravità in diverse regioni del mondo, inclusa la Striscia di Gaza, dove i bisogni della popolazione civile hanno raggiunto livelli senza precedenti a seguito delle operazioni militari israeliane.

In conformità alle direttive di Sua Altezza lo Sceicco Tamim bin Hamad Al Thani, Emiro del Qatar, lo Stato del Qatar ha lanciato nell’ottobre scorso un ponte terrestre di aiuti umanitari per rispondere alle esigenze urgenti e alleviare le sofferenze della popolazione palestinese nella Striscia di Gaza. Gli aiuti sono stati consegnati attraverso il Regno Hascemita di Giordania e la Repubblica Araba d’Egitto. L’iniziativa si inserisce nel contesto degli impegni assunti in seguito alla firma del documento volto a porre fine al conflitto durante il vertice di Sharm el-Sheikh. Il Qatar ha inoltre ribadito la necessità di consolidare pienamente il cessate il fuoco, garantire un accesso umanitario senza ostacoli e avviare tempestivamente le operazioni di recupero e ricostruzione.

Sheikha Alia Ahmed bin Saif Al Thani ha poi richiamato l’attenzione sulla drammatica situazione umanitaria nella città di El Fasher, in Sudan, dove il conflitto armato ha causato una grave carenza di cibo, rifugi e beni essenziali. In risposta, lo Stato del Qatar ha inviato aiuti umanitari nel novembre scorso a sostegno delle popolazioni sfollate.

In questo contesto, il Qatar ha sottolineato la necessità che le Forze di Supporto Rapido rispettino i propri obblighi nella protezione dei civili, garantiscano la sicurezza dell’assistenza umanitaria e osservino il diritto internazionale umanitario, come stabilito dalla Dichiarazione di Gedda.

Dal 2013 all’ottobre 2025, lo Stato del Qatar ha contribuito con circa 1,9 miliardi di dollari al sostegno dei bilanci e dei contributi fondamentali delle agenzie, degli uffici e delle iniziative regionali delle Nazioni Unite. Nell’ambito della partnership con l’ONU, Doha ha inoltre fornito un sostegno pluriennale alle risorse fondamentali dell’OCHA per il periodo 2017–2026, per un totale di 88 milioni di dollari. È stato inoltre annunciato il rinnovo del sostegno qatarino al Central Emergency Response Fund per il 2026, portando il contributo complessivo del Qatar al Fondo a oltre 22 milioni di dollari dalla sua istituzione.

Il rappresentante permanente ha infine evidenziato come il deterioramento delle condizioni umanitarie in numerosi teatri di crisi renda indispensabile un rafforzamento degli sforzi diplomatici per garantire un accesso rapido, sicuro e incondizionato agli aiuti umanitari, nonché la protezione degli operatori umanitari. In tale quadro, il Qatar ha aderito alla Dichiarazione sulla protezione dei lavoratori umanitari, promossa dall’Australia, e all’iniziativa globale del Comitato Internazionale della Croce Rossa per la promozione e il rispetto del diritto internazionale umanitario.

La dichiarazione si è conclusa riaffermando l’impegno dello Stato del Qatar a proseguire nella promozione della diplomazia umanitaria, nel sollievo della sofferenza umana e nella tutela della dignità delle popolazioni colpite dalle crisi.

Commenti


bottom of page