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Roma - Ambasciatore Kuwait celebra Festa Nazionale e Liberazione

Aggiornamento: 18 feb 2023

Assadakah News Agency - Ha avuto luogo, presso l'Hotel Rome Cavalieri, a cura dell’ambasciata del Kuwait a Roma, la celebrazione per il 62° anniversario dell’Indipendenza e per il 32° anniversario della Liberazione, presieduta dall’ambasciatore S.E. Nasser Sanhat Al Qahtani. Il Kuwait è un piccolo stato del Golfo, ben noto per recenti avvenimenti bellici, ma la sua storia risale a migliaia di anni fa, quando si chiamava ancora Qurayn. Il nome Kuwait, che significa “piccola fortezza sul mare”, risale al 1716, ma le origini risalgono alla prima metà del ‘600, quando Barrak bin Ghurayf, sceicco della tribù Banu Khaled, fece costruire un piccolo forte (Kut, da cui il nome in forma diminutiva) per difendere il territorio dalle incursioni ottomane.

Nel 18° secolo la tribù Banu Khaled accolse migliaia di esuli provenienti dall'Arabia centrale devastata dalla siccità e dalla perdita di bestiame. Queste genti presero il nome di Utub Qurayn, e fecero prosperare il Paese grazie al commercio di specie e perle con Europa e Oriente, poi nel 1756 gli Utub elessero Sabah I bin Jabir primo sceicco e capostipite della dinastia regnante Al Sabah. Dopo essere stato sottomesso alla sovranità turca, il Kuwait ottenne lo statuto autonomo alla fine del 19° secolo, diventando però un protettorato britannico dopo essere stata oggetto di contesa anche di altre potenze europee, come conseguenza dell’accordo segreto firmato dall'allora sceicco Mubarak Al Sabah.

La Convenzione Anglo-Ottomana del 1913 riconobbe Mubarak Al Sabah come sceicco, ma subordinato alla sovranità ottomana e al protettorato britannico. Tale accordo non fu peraltro mai ratificato per lo scoppio della prima guerra mondiale, in cui il Kuwait si schierò con il Regno Unito contro la Turchia. L’impero ottomano uscì disintegrato dalla Grande Guerra, e l’Inghilterra dichiarò nulla la Convenzione del 1913 dichiarando il Kuwait uno sceiccato indipendente sotto protettorato britannico. Il successivo Trattato di Uqayr del 1922 sancisce la vera e propria nascita del Kuwait, non giustificata da particolarità storiche o geografiche, ma comunque subordinato agli interessi britannici.

Negli anni ’30 del 20° secolo in Kuwait inizia l'era del petrolio, con la prima concessione alla Kuwait Oil Company, (società paritaria fra Anglo-Iranian Oil Company e Gulf Oil) poi, negli anni '50 in tutto il Medio Oriente si sviluppò un forte nazionalismo arabo promulgato dal leader egiziano Nasser. L'Emiro Abdallah Al Ṣabaḥ avviò allora un negoziato con i britannici arrivando ad ottenere l'indipendenza nel 1961. Negli anni ‘70 il Kuwait nazionalizzò la Kuwait Oil Company (Q8), mettendo fine alla partnership con British Petroleum e Gulf Oil.

Dopo essere stato alleato dell'Iraq durante la guerra Iran-Iraq, il Kuwait fu invaso e annesso dall'Iraq il 2 agosto 1990, ma la comunità internazionale non riconobbe l'annessione, e l’ONU autorizzò l’intervento militare di una coalizione di 34 paesi a guida USA, che mise fine all’invasione irachena il 26 febbraio 1991, con il reinsediamento dell'emiro Jabir Al Ṣabaḥ.

Il 25 e 26 febbraio sono quindi due date di importanza fondamentale per il Kuwait, rispettivamente il National Day e la Liberazione.

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