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San Marino, Campi Flegrei e Matera: “turismo vaccinale” e archeologia


Talal Khrais - San Marino è pronto a partire con quello che il governo definisce "turismo vaccinale": 50 euro per la doppia dose, a partire dal 17 maggio con prenotazione alberghiera 7 giorni prima del soggiorno sul Titano che dovrà essere di almeno tre notti per due volte in 21 giorni. Turismo vaccinale aperto a tutti, tranne che agli italiani perché con Roma ancora non vi è un accordo specifico. Le vaccinazioni saranno fatte con il russo Sputnik, non riconosciuto dall'Ema.

Nel frattempo, il Parco archeologico dei Campi Flegrei rilancia la sua strategia partecipativa per la valorizzazione del territorio flegreo. Un nuovo avviso pubblico apre uno scenario, innovativo nel panorama italiano, per la progettazione condivisa dell'offerta educativa che il Parco vuole indirizzare verso due target specifici di pubblico: le scuole e le famiglie.

Il progetto prevede la costruzione di un ampio programma di iniziative educative e didattiche, sviluppate mediante molteplici forme e linguaggi, orientate a promuovere la conoscenza, la consapevolezza e la condivisione del patrimonio flegreo.

A Matera, nel corso di lavori di riqualificazione dei Sassi, gli antichi rioni di case in tufo, è stato rinvenuto un edificio sacro sotterraneo. Nell'area di Porta Pistola, in quello che rappresenta il punto d'incontro tra gli antichi rioni Barisano e Caveoso, sono affiorati dei ritrovamenti di grande valore storico e culturale. Si tratta di un edificio sacro sotterrato che presenta un affresco, risalente presumibilmente al sedicesimo secolo, e un muro di recinzione, più arretrato rispetto al muraglione a strapiombo sulla Gravina.

Le scoperte sono state mostrate questa mattina al sindaco Domenico Bennardi e al soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Basilicata, Francesco Canestrini, che hanno effettuato un sopralluogo congiunto. Le tracce emerse sin dalle prime fasi di pavimentazione dell'area di Porta Pistola hanno portato a svolgere indagini di archeologia preventiva che hanno permesso di rinvenire antiche fosse circolari destinate alla conservazione di derrate alimentari e acqua; lo svuotamento dal terreno di colmatura ha permesso la raccolta di interessanti frammenti ceramici. Quanto all'edificio sacro centrale, dallo scavo fino ad ora eseguito, profondo circa un metro, esso appare sotterrato per tutta la sua altezza. ''In queste prime fasi di scavo - dichiara il soprintendente Canestrini - è difficile descriverne con certezza le caratteristiche ma il dipinto murario emerso palesa la presenza di un edificio sacro di non sicura attribuzione. Il dipinto rappresenta una crocifissione molto ben conservata, dai colori brillanti e una mano molto raffinata, databile, per quanto attualmente visibile, alla seconda metà del 1500''.

Secondo il sindaco Bennardi, questo ritrovamento ''permette una nuova discussione sui dati relativi alla storia stratificata della nostra città'' ed è frutto di ''un episodio felice di archeologia preventiva che racconta quanto la ricerca storica sia materia dinamica, mai ferma, da esplorare con cura. La sfida che, nuovamente abbiamo davanti, è quella di coniugare la tutela e la conservazione con la possibilità di valorizzazione e fruizione''.

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