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Siria - Governo conferma ritiro da Suwayda

  • 18 lug
  • Tempo di lettura: 2 min

Gizem Nisa Demir - Il governo siriano ha confermato di aver ritirato le forze militari dal governatorato meridionale di Suwayda, citando il desiderio di evitare un'ulteriore escalation e in risposta agli sforzi di mediazione arabo-statunitensi.

L'agenzia di stampa ufficiale siriana SANA ha riferito che, secondo una dichiarazione rilasciata dalla presidenza della Repubblica araba siriana, la decisione di ridistribuire le truppe nelle loro posizioni originali è stata presa "nel quadro dell'impegno dello Stato siriano a evitare un'ulteriore escalation" a seguito dei colloqui di mediazione che hanno avuto luogo nella tarda serata di mercoledì.

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La mossa, ha osservato la Presidenza, si basava sulla garanzia che le "forze fuorilegge" si sarebbero astenute dal violare le rappresaglie e dal danneggiare i civili.

"Ciò che è accaduto successivamente ha rappresentato una chiara violazione di queste intese, in quanto queste forze hanno lanciato un'orribile campagna di violenza documentata da tutto il mondo, che includeva la commissione di crimini orribili che contraddicono completamente gli obblighi di mediazione, minacciano direttamente la pace civile e spingono il paese verso il caos e il collasso della sicurezza", ha affermato. Chiedendo moderazione a tutte le parti, il governo siriano ha anche sottolineato l'importanza di ristabilire l'autorità statale nella regione.

Il governo ha ribadito la sua posizione sull'unità nazionale e la protezione di tutti i cittadini, indipendentemente dal background, e ha sollecitato il sostegno internazionale per stabilizzare il paese.

"Lo Stato siriano rinnova il suo incrollabile impegno a proteggere tutti i siriani, indipendentemente dal loro background settario o etnico. Lo Stato siriano chiede inoltre alla comunità internazionale di sostenere i suoi sforzi per ripristinare la stabilità, controllare le armi incontrollate e far rispettare lo stato di diritto in tutto il territorio siriano". La dichiarazione ha anche condannato quella che ha descritto come una continua interferenza israeliana negli affari siriani. "Lo Stato mette anche in guardia contro la continua e palese interferenza israeliana negli affari interni della Siria, che porta solo a ulteriore caos e distruzione e complica ulteriormente la situazione regionale".

La Presidenza ha concluso riaffermando la responsabilità dello Stato di salvaguardare la sovranità del Paese e la sicurezza del suo popolo.

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