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Siria - Le prime elezioni del dopo-Assad

  • 4 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Assadakah News - Un giorno importante per la Siria, che affronta le prime elezioni parlamentari dalla caduta del regime di Bashar Al-Assad.

La popolazione è chiamata a nominare l’Assemblea del Popolo, con 2/3 da collegi elettorali e 1/3 scelti dal presidente ad interim, Ahmad Al-Sharaa, ma con l’esclusione delle comunità druse curde (in Siria i curdi sono la seconda comunità più numerosa). Scelta ha già causato non poche polemiche.

I risultati saranno probabilmente letti come metro di valutazione della serietà con cui le autorità provvisorie intendono portare avanti la transizione democratica, e come intendono porsi rispetto ai parametri di inclusività, in particolare riguardo alle donne e alle minoranze della popolazione.

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Nella nuova Assemblea Parlamentale infatti non sono previste donne e rappresentati drusi e curdi. Vi è comunque la possibilità che il presidente Al-Shara scelga esponenti appartenenti a questi due gruppi, ma è più probabile che scelga uomini sui quali può contare per fedeltà.

L'Assemblea del Popolo ha 210 seggi. I seggi elettivi sono votati dai collegi elettorali nei distretti di tutto il Paese, con il numero di seggi per ciascun distretto distribuito in base alla popolazione. In teoria, un totale di 7.000 membri dei collegi elettorali, su 60 distretti, scelti da comitati nominati tra un gruppo di candidati in ciascun distretto, che votano 140 parlamentari.

Tuttavia, le elezioni nella provincia di Sweida e nelle zone del nord-est controllate dalle Forze democratiche siriane (curde), cioè Raqqa e Hasakah, sono state rinviate a tempo indeterminato, per le tensioni fra autorità locali e governo centrale. Di conseguenza, questi seggi in Parlamento rimarranno vuoti. In pratica, circa 6mila componenti del collegio elettorale voteranno in 50 distretti, per circa 120 seggi.

Il distretto più grande è quello di Aleppo, con 700 membri del Collegio Elettorale votano 14 seggi, poi Damasco con 500 membri, che votano 10 seggi.

Per votare, gli aventi diritto devono avere compiuto il 25 anno di età, ed essere cittadini siriani da prima del 2011.

L’Assemblea rimarrà in carica 30 mesi, per preparare il voto popolare delle prossime elezioni. Al Sharaa ha garantito che rimarrà al potere non oltre cinque anni, periodo di transizione in cui tenere elezioni politiche e approvare una Costituzione definitiva, dopo la Carta provvisoria, secondo la legge islamica.

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