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Solidarietà al popolo iraniano

  • 14 giu
  • Tempo di lettura: 2 min
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Maddalena Celano (Assadakah News) - Questo sabato 14 giugno, dalle 19:00 in poi, in una calda serata romana, alcune decine di persone, attive e ben organizzate, si sono ritrovate davanti all’Ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran, in Via Nomentana 361, per esprimere solidarietà al popolo iraniano. L’iniziativa, promossa da realtà della sinistra antimperialista italiana, ha voluto lanciare un segnale contro le politiche di aggressione e destabilizzazione attribuite a Stati Uniti e Israele nei confronti dell’Iran e della regione mediorientale.

L’affluenza è stata condizionata da numerosi blocchi stradali e deviazioni dovute alla presenza, nello stesso giorno, di altre manifestazioni pubbliche in diversi punti della capitale.


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Un gesto simbolico: fiori e messaggi per Teheran


I promotori avevano invitato i partecipanti a portare un fiore o un biglietto da deporre all’esterno dell’ambasciata, in segno di rispetto e vicinanza al popolo iraniano. Alcuni hanno lasciato garofani rossi e scritte di solidarietà, mentre altri hanno recitato testi politici in sostegno della sovranità nazionale e contro l’imperialismo.


“Siamo qui non per sostenere un governo, ma per opporci all’aggressione imperialista e difendere l’autodeterminazione dei popoli”, ha affermato uno degli organizzatori.



Il contesto geopolitico: Iran accerchiato


L’iniziativa si inserisce in un clima di forte tensione internazionale: dopo l’attacco al consolato iraniano a Damasco e la risposta militare dell’Iran contro Israele, la regione è entrata in una nuova fase di instabilità. Le azioni israeliane e le sanzioni statunitensi hanno suscitato proteste in tutto il mondo, comprese mobilitazioni spontanee come quella di Roma.

In questo scenario, l’Italia mantiene una posizione diplomatica ambigua, schierandosi formalmente per la pace ma evitando condanne esplicite alle operazioni militari israeliane.


Presente anche Ottolina TV: informazione alternativa in prima linea


A documentare l’evento erano presenti anche membri di Ottolina TV, canale di controinformazione attivo sulle tematiche antimperialiste e solidale con la causa dei popoli aggrediti. Il loro contributo ha permesso di diffondere immagini e interviste che difficilmente trovano spazio nei canali informativi tradizionali.


“Portiamo la voce degli invisibili. L’informazione indipendente deve raccontare ciò che il mainstream ignora”, ha dichiarato un inviato del canale.


In rappresentanza di Assadakah News


In rappresentanza della testata Assadakah News era presente un amico e collaboratore della redazione, delegato a seguire la manifestazione in sostituzione della redattrice Maddalena Celano, impossibilitata a partecipare di persona.

Il presidio, seppur numericamente contenuto, ha mostrato un alto livello di coesione e consapevolezza politica tra i presenti. Le parole d’ordine, i simboli esposti e gli interventi pubblici hanno posto l’accento sulla necessità di una mobilitazione internazionale contro la guerra e le ingerenze occidentali in Medio Oriente.

La manifestazione del 14 giugno, pur contenuta nei numeri, ha rappresentato una testimonianza concreta della resistenza civile contro la guerra e l’ipocrisia diplomatica. Grazie anche alla presenza di media indipendenti come Ottolina TV e alla partecipazione osservata da Assadakah News, questo evento ha ribadito il valore della solidarietà dal basso, della pace tra i popoli e dell’autodeterminazione come principio non negoziabile.

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