Speciale Lega Araba - I segretari generali
- 14 ott
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Roberto Roggero* - In occasione degli 80 anni della fondazione della Lega degli Stati Arabi, Assadakah News dedica una rubrica alla prestigiosa storia di questa organizzazione, sempre in prima linea per la cultura della pace, della cooperazione e della convivenza, e soprattutto in supporto delle popolazioni delle zone di crisi, oggi specialmente nella regione mediorientale, nella Striscia di Gaza, Cisgiordania, Sudan, Siria, Yemen, e dovunque, nel mondo arabo, sia in atto instabilità e crisi umanitaria.

Il Segretariato Generale della Lega Araba è l'organo amministrativo che dirige e coordina i lavori dell'organizzazione, con l'obiettivo di attuare le risoluzioni adottate. Il suo ruolo principale è dirigere le attività del Segretariato e dei corpi affiliati, supervisionando l'attuazione delle decisioni del Consiglio della Lega; dirigere le attività interne e dei corpi affiliati, coordinare le funzioni e seguire la realizzazione delle risoluzioni adottate dal Consiglio della Lega. E’ Eletto dal Consiglio per un mandato di cinque anni rinnovabile.
Alla guida della Lega degli Stati Arabi si sono alternate personalità che sono state esempio di profondo impegno nel perseguire gli obiettivi dell’organizzazione, attraverso periodi di tensione non indifferenti, dalla seconda metà del 20° secolo ai giorni attuali.
ʿAbd al-Rahmān Hasan ʿAzzam
Il primo segretario generale, alla fondazione della Lega Araba, è stato ʿAbd al-Raḥmān Ḥasan ʿAzzam (1893-1976) diplomatico egiziano figlio di Hassan Bey, appartenente a una famiglia araba di agrari, che si messa in luce fin dai primi del 19° secolo a Shubak al-Gharbi, villaggio vicino Helwan, a sud del Cairo.

Hasan ‘Azzam studiò nell'Università-moschea di Al-Azhar, al Cairo, centro riconosciuto della tradizione e della storia araba, quindi studiò medicina all'Università Khediviale sempre nella capitale egiziana. Fu interprete nel nazionalismo egiziano, ed è ricordato come una sorta di Che-Guevara arabo, per aver preso parte a numerosi conflitti, ad esempio contro serbi, russi e britannici, nonché alla guerra contro il fascismo italiano in Libia. Dopo la fine della prima guerra mondiale si impegnò completamente per la nascita della Repubblica di Tripolitania, la prima del mondo arabo, fra il 1918 e i 1922, poiché costretto a lasciare l’Egitto proprio per la scelta nazionalista. In quegli anni difficili, Hasan ‘Azzam divenne convinto sostenitore del Panarabismo e fu tra i più accaniti oppositori della divisione della Palestina.
Nel 1924 venne eletto deputato al Parlamento egiziano, e nel 1936 fu ambasciatore in diversi Paesi. Alla nascita della Lega Araba, il 22 marzo 1945, fu nominato primo segretario generale, carica che occupò fino al 1952.
ʿAbd al-Khāliq Hassūnah
Dal 1952 al 1972 la Lega Araba fu guidata da ʿAbd al-Khāliq Ḥassūnah (1898-1992), a sua volta diplomatico egiziano, in particolare durante la crisi internazionale scoppiata dopo la nazionalizzazione del Canale di Suez da parte del presidente Gamal Abdel Nasser nel 1956 e durante le difficoltà per l'indipendenza del Kuwait nel 1961.

Ḥassūnah si laureò in giurisprudenza nel 1921 all'Università del Cairo, e in economia e scienze politiche nel 925 a Cambridge. Trascorse gran parte della sua prima carriera impiegato al ministero degli Esteri egiziano, ricoprendo diversi incarichi, fra sottosegretario di Stato nel 1939, governatore della città di Alessandria nel 1942, ministro degli Affari Sociali nel ’49, e ministro degli Esteri nel ‘52.
Divenne segretario generale della Lega Araba poco dopo la deposizione di Re Farouk I d'Egitto, a seguito del colpo di stato militare del 23 luglio 1952, e si si dimostrò negoziatore persuasivo e rispettato, fra le nazioni arabe e i Paesi esteri. Nel 1961 coordinò la creazione di una forza della Lega per proteggere il Kuwait, da poco indipendente, dall'invasione irachena. Fra i numerosi riconoscimenti, la Legion d'Onore francese.
Mahmūd Riyad
Il terzo segretario generale, entrato in carica nel 1972 e fino al 1979, fu Maḥmūd Riyāḍ (1917-1992), anch’egli diplomatico egiziano, che prima di prendere le redini della Lega Araba ricoprì diversi ruoli fra cui ambasciatore alle Nazioni Unite dal 1962 al 1964, e ministro degli Esteri in Egitto dal ’64 al ’72. Ebbe una p rima formazione come ufficiale dell’esercito prima di entrare in diplomazia, diventando un esperto in questioni e affari del mondo arabo. Prese paarte alla guerra arabo-israeliana del 1948 e fu membro della delegazione egiziana che concluse l’armistizio con Israele nel 1949.

Dopo nove anni di servizio nell'esercito, Riyad entrò al ministero degli Affari Esteri nel 1952 e scalò rapidamente i ranghi diplomatici. Divenne Ambasciatore in Siria nel 1955 e rappresentante permanente presso le Nazioni Unite. Fu ministro degli Esteri dal 1964 al 1972 e nel 1967 collaborò con il collega e amico, l'ambasciatore Charles W. Yost, nel tentativo di trovare una soluzione prima dello scoppio della guerra. Lasciò l'incarico nella Lega degli Stati Arabi nel 1979, al culmine di una crisi causata dalla firma di un trattato di pace tra Egitto e Israele. La maggior parte dei Paesi arabi ruppe le relazioni con l'Egitto a causa del trattato e la sede della Lega fu trasferita dal Cairo a Tunisi, per tornare al Cairo nel 1990, dopo che gli oppositori del trattato si riconciliarono con l’Egitto, riaprendo le reciproche relazioni diplomatiche. È autore di divere opere fra cui "The Struggle for Peace in the Middle East", pubblicato a Londra nel 1982.
Chedli Klibi
Il successore fu Chedli Klibi (1925-2020), già primo ministro della Cultura tunisino della Repubblica di Tunisia dopo l'indipendenza, in diversi periodi (1961-1970, 1971-1973, 1976-1978) sotto la presidenza di Habib Bourguiba, e fu anche direttore del gabinetto presidenziale fra il 1974 e il 1976 per poi occupare il posto di ministro dell'informazione. Fu anche sindaco di Cartagine tra il 1963 e il 1990.

Divenne segretario generale della Lega Araba dal 1979 al 1990, per poi dare le dimissioni che, secondo diversi analisti, ebbero a che fare con la crisi scoppiata fra Iraq e Kuwait, lasciando l’incarico ad interim al libanese Asad Al-Asad. Fra le opere più note “Orient-Occident - la violence de la paix” del 1970; “Habib Bourguiba: radioscopie d'un règne, Déméter” del 2012; e “La Tunisie et les facteurs d'anxiété arabes” del 2020.
Asad Al-Asad / Ahmed Asmat Abdel-Meguid
Fu un periodo breve quello del libanese Asad Al-Asad alla guida della Lega Araba, fra il 1990 e il ’91, con incarico ad interim in seguito alle dimissioni del tunisino Chedli Klibi, in seguito all’invasione irachena, quando il dittatore Saddam Hussein aggredì il Kuwait, causando un conflitto che coinvolse tutto il Medio Oriente e non solo, che introdusse al mandato di Ahmed Asmat Abdel-Meguid (1923-2013) diplomatico egiziano che fu ministro degli Esteri dal 1984 al 1991, prima di assumere la guida della Lega Araba dal ’91 al 2001.

Dottore in Legge all’Università di Parigi, occupò molti incarichi di rilievo in diversi dipartimenti, fra cui anche nelle sezioni francesi e britanniche del ministero degli Esteri egiziano prima di diventare alto rappresentante alle Nazioni Unite nel 1972. Mantenne tale incarico fino al 1983 e in seguito fu ambasciatore di Egitto in Francia e divenne poi ministro degli Esteri e vice-primo ministro. Ottenne riconoscimenti ufficiali fra cui il Cavalierato di Gran Croce dell'Ordine di Isabella la Cattolica di Spagna.
‘Amr Mousa
Diplomatico egiziano di grande fama ‘Amr Mousa (1936-vivente) fu segretario generale della Lega Araba dal 2001 al 2011, ricoprendo anche incarichi di alta responsabilità nel governo egiziano, fra cui il ministero degli Esteri.
La carriera diplomatica lo portò ad essere membro di diverse delegazioni in importanti missioni internazionali fra il 958 e il 1972, fra cui ambasciatore in Svizzera e la rappresentanza egiziana alle Nazioni Unite, oltre ad essere primo consigliere del ministero degli Esteri dal 1974 al ’77. Dal 1977 al 1981 e dal 1983 al 1990, è stato Direttore del Dipartimento delle Organizzazioni Internazionali presso il Ministero degli Esteri egiziano, quindi dal 1981 al 1983 vice-rappresentante permanente al Palazzo di Vetro dell’ONU, poi ambasciatore in India.

Nel 1990, fu promosso rappresentante permanente dell'Egitto alle Nazioni Unite e nel ’91 ministro degli Esteri durante il governo del primo ministro Atef Sedki dal 1991 al 2001, quando venne eletto segretario generale della Lega Araba.
‘Amr Moussa è stato fra i molti diplomatici arabi e internazionali che hanno cercato di risolvere la guerra civile in Libano (1975-1990), e rimane una figura politica molto popolare in Egitto, a causa della forte critica della politica israeliana verso Gaza e la Cisgiordania. Al Forum per la nuova diplomazia nel febbraio 2010, Mousa ha pronunciato un discorso in cui ha criticato il doppio standard del Governo degli Stati Uniti a sostegno della politica di armamento nucleare di Israele, ma che non permette all'Iran di perseguire l'energia nucleare. Inoltre ha sempre avuto un atteggiamento critico anche verso i Paesi occidentali che non hanno ancora riconosciuto lo Stato di Palestina, e sostiene con decisione l'apertura della Striscia di Gaza. Secondo recenti sondaggi, fu uno dei candidati ideali per la presidenza della Repubblica egiziana, alle quali in effetti si candidò nel marzo 2011, giungendo in quinta posizione con l’11.13%.
Fra le numerose onorificenze e riconoscimenti internazionali, il Gran Cordone dell'Ordine del Nilo; Ordine della Repubblica, Gran Croce dell'Ordine del Liberatore San Martín (Argentina); Ordine Nazionale della Croce del Sud (Brasile); Ordine Nazionale al Merito (Ecuador); Ordine della Legion d'Onore (Francia); Gran Croce al Merito di Germania; Ordine del Sol Levante (Giappone); Ordine Supremo del Rinascimento (Giordania); Ordine dello Stato di Palestina; Ordine dell'Amicizia (Russia); Ordine El-Nilein (Sudan); Ordine della Stella Polare (Svezia); Ordine della Repubblica (Tunisia); e numerosi titoli ufficiai accademici.
Nabīl al-ʿArabī
Il successore di ‘Amr Mousa fu Nabīl al-ʿArabī (o Nabil Elaraby, 1935-2024), diplomatico e giurista egiziano che guidò la Lega Araba dal 2011 al 2016, ex ministro degli Esteri dell'Egitto. Fra i numerosi incarichi della prestigiosa carriera diplomatica, fu giudice della Corte Internazionale di Giustizia, ministro degli Esteri dell'Egitto tra marzo e maggio 2011, dopo la caduta di Hosni Mubarak.

Fu appresentante Permanente Nazioni Unite a New York e Ginevra dal 1987 al 1999, e capo delegazione nei negoziati per la disputa di Taba, fra Egitto e Israele, dal 1985 al 1989, nonché consigliere legale della delegazione egiziana alla conferenza di pace di Camp David nel 1978 e direttore del Centro Regionale del Cairo per l'Arbitrato Commerciale Internazionale dal 2008 al 2011. Ha inoltre ricoperto numerosi altri incarichi diplomatici e giudiziari, tra cui commissario presso la Commissione di Compensazione delle Nazioni Unite, membro della Commissione di Diritto Internazionale e giudice presso il Tribunale giudiziario dell'Organizzazione dei Paesi arabi esportatori di petrolio.
Ahmed Aboul Gheit
Entrato in carica nel 2016, Ahmed Aboul Gheit (n.1942, noto anche come Abu Al.Ghyat) è l’attuale segretario generale della Lega degli Stati Arabi. Diplomatico di profonda esperienza, ‘ stato riconfermato per un secondo mandato il 3 marzo 2021, e in precedenza ha ricoperto numerosi incarichi, fra cui ministro degli Esteri dell'Egitto dal luglio 2004 al marzo 2011. In precedenza (1999-2004) è stato rappresentante permanente dell'Egitto presso le Nazioni Unite e, all’assunzione dell’incarico presso la Lega Araba, gli è succeduto come ministro degli Esteri il giudice della Corte Internazionale di Giustizia Nabil Elaraby, dopo il rovesciamento di Hosni Mubarak.
Ahmed Aboul Gheit è nato a Heliopolis (Il Cairo), e ha studiato economia all'Università di Ain Shams, poi entrò in diplomazia nel 1965, e scalò i ranghi del ministero degli Esteri egiziano, ricoprendo incarichi a Roma, Nicosia, Mosca e New York. Partecipò ai negoziati del 1978 per gli Accordi di Camp David, che portarono alla firma del trattato di pace fra Egitto e Israele, e nel 1999 fu nominato rappresentante permanente dell'Egitto presso le Nazioni Unite, prima di essere richiamato al Cairo nel 2004 per assumere la guida della diplomazia.

Aboul Gheit ha iniziato la carriera come 3° Segretario presso l'ambasciata di Cipro.
In seguito è stato I° Segretario dell'ambasciatore egiziano presso le Nazioni Unite, consulente politico presso l'ambasciata egiziana in Unione Sovietica nel 1984, e ambasciatore in Italia, Macedonia e San Marino. Nel 1999 è stato a capo della delegazione permanente dell'Egitto presso le Nazioni Unite. Nel dicembre 2005 fu tr i principali mediatori nel conflitto tra Chad e Sudan poi, nel 2010 ha aperto il primo consolato egiziano fuori Baghdad, nella città settentrionale di Erbil, dove ha anche incontrato il presidente iracheno Jalal Talabani.
Nel 2019, Aboul Gheit ha definito l'offensiva turca del 2019 nel nord-est della Siria una palese violazione della sovranità siriana e nel maggio 2021, ha definito gli attacchi aerei israeliani su Gaza indiscriminati e irresponsabili. Numerosi i riconoscimenti internazionali, fra cui l'Ordine della Repubblica e Ordine al Merito (Egitto); Ordre national du Mérite /Francia); Ordine al Merito della Repubblica Italiana; Ordine della Bandiera Serba; Ordine dell'Amicizia (Russia); Ordine del Sol Levante (Giappone), e numerose anche le opere letterarie fra cui “Testimone di guerra e di pace: Egitto, la guerra di ottobre e oltre (2018) e “La politica estera dell'Egitto in tempi di crisi: la mia testimonianza” (2019). Il mandato di segretario generale scadrà nel giugno 2026.






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