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Turchia-Siria – Le vittime sono oltre 41mila, soccorsi in difficoltà

Assadakah News Agency – Un triste conteggio, che viene purtroppo aggiornato di ora in ora. Ha toccato la impressionante cifra di 40mila il bilancio delle vittime del terremoto che ha colpito la fascia di confine fra Turchia e Siria, zona dove i combattimenti fra formazioni fondamentaliste ed esercito governativo sono ancora in corso, e per il rischio della sicurezza prima Austria, poi Germania e infine Israele, hanno interrotto l’attività delle squadre di soccorso.

C'è anche un legame con il caso di venerdì notte, quando nella zona di Hatay, dove sono di base anche i vigili del fuoco italiani, di colpo è stato un fuggi fuggi generale, tra le grida "Abbiamo ricevuto informazioni su una minaccia concreta e immediata contro la delegazione israeliana e dobbiamo mettere al primo posto la sicurezza del nostro personale", ha dichiarato Dov Maisel, vice presidente delle operazioni di United Hatzala. Il giorno prima l'Austria aveva parlato di "scontri tra gruppi", senza fornire altri dettagli.

Intanto, si ha notizia di due persone estratte in vita dalle macerie, nella provincia sud-orientale turca di Kahramanmaras dopo essere rimaste per circa 200 ore sotto le rovine.

A una settimana dal terremoto che ha messo in ginocchio Siria e Turchia, il bilancio delle vittime continua ad aumentare. I media turchi parlano di oltre 70mila persone, tra adulti e bambini. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato che i soccorritori hanno estratto oltre 8mila persone vive dalle macerie degli edifici crollati. Sta intanto per esaurirsi il tempo dei soccorsi: "La fase di recupero dopo il terremoto sta volgendo al termine", ha spiegato infatti il capo degli aiuti dell'Onu Martin Griffiths da Aleppo, nel nord della Siria.

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