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Vaticano - Riconoscimento importante per l’ingegner poeta

Assadakah News Agency - Importante conferma a testimonianza dell’impegno filantropico e umanitario, riversato sulle pagine del volume poetico “Meditazioni sulle ultime sette parole di Gesù sulla croce”, da parte della Segreteria Particolare di papa Francesco, il quale ha fatto pervenire all’ormai noto ingegnere poeta, che per altro porta lo stesso nome, Francesco Terrone, che presiede l’omonima fondazione, impegnata in missioni di sostegno alla cooperazione e alla pace, e che riversa, grazie alla passione per la rima, i propri pensieri in versi con linguaggio semplice e diretto, e tuttavia in una semplicità attentamente studiata.

Nella lettera giunta a Francesco Terrone dal pontefice si legge: “Vaticano, 20 aprile 2023. Grazie per il libro poetico e auguri per il tuo lavoro. Ti incoraggio ad annunciare la bellezza della fede con parola semplice, come hai fatto i n questo testo. Al tempo stesso ti esorto a rimanere sempre docile all’azione vivificante dello Spirito Santo. Ti ringrazio anche per la vicinanza e le preghiere che offri per la missione pastorale che mi è stata affidata. Affidando a mia volta le tue intercessioni alla beata Vergine Maria, ti chiedo di non dimenticarti di pregare per me. Con questi sentimenti, ti impartisco di cuore per la mia benedizione, estesa a familiari e amici. Fraternamente, Francesco”.

Il libro di Francesco Terrone, nella semplice e diretta comunicativa, nasconde uno studio letterario e storico non indifferente, poiché, per la cronaca, le ultime parole pronunciate da Cristo in punto di morte, attribuite dai vangeli canonici, non concordano su tali frasi, dal momento che ogni evangelista riporta una sua interpretazione, a partire dall’esclamazione in aramaico antico “Eloi, Eloi, lema sabactani!” riportato da Marco e Matteo, mentre Luca riporta “Padre, nelle tue mani affido il mio spirito”, e Giovanni riporta invece la frase “Tutto è compiuto”. Altre fonti riportano “Padre, perdonali perché non sanno ciò che fanno” e citano Cristo che annuncia a uno dei due ladroni che sarà con lui in Paradiso. Ciò che viene comunque evidenziato nel libro di Francesco Terrone, è il messaggio di pace e cooperazione per vivere un comune futuro di sviluppo in tutti i sensi.

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