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Yemen – Presidente Hadi forma il Consiglio per la transizione

Assadakah Roma News – Una decisione storica, accolta favorevolmente, quella del presidente yemenita Abdrabbuh Mansur Hadi, di formare il Consiglio di Direzione Presidenziale per completare l'attuazione della fase di transizione e delegare pieni poteri in conformità con la costituzione, con il sostegno del Consiglio di Cooperazione del Golfo e i suoi meccanismi esecutivi. Un passo significativo, che senza dubbio favorirà una soluzione politica globale tra le parti yemenite al fine di ottenere pace, stabilità, e porre fine alla crisi dello Yemen, raggiungere la sicurezza e la stabilità, e realizzare le aspirazioni del popolo yemenita per lo sviluppo e la prosperità.

Il Consiglio per la leadership presidenziale avrà opportunità concrete di avviare negoziati con gli Houthi sotto gli auspici delle Nazioni Unite per raggiungere una soluzione politica finale e globale che includa un periodo di transizione.

L'accordo sul nuovo Presidential Leadership Council (PLC) nello Yemen rappresenta uno sviluppo significativo, in quanto crea un solido gruppo politico che può dare nuovo slancio agli sforzi per riavviare il processo di pace nello Yemen. Include tutti gli attori sul campo, ad esclusione degli Houthi che hanno scelto di stare lontano dai colloqui sponsorizzati dal GCC a Riyadh, ha commentato venerdì un quotidiano degli Emirati Arabi Uniti.

Il Consiglio è composto da otto membri, che assumeranno le funzioni del presidente e del suo vice. Ad accompagnare il PLC c'è la notizia di un pacchetto di aiuti da 3 miliardi di dollari, organizzato dall'Arabia Saudita e consegnato in collaborazione con gli Emirati Arabi. Questo denaro aiuterà ad alleviare la sofferenza della popolazione, e arriva in un momento in cui il PLC ha messo insieme un team di economisti per affrontare le numerose sfide che l'economia dello Yemen deve sostenere.

Tre i punti chiave prioritari: il primo è rendersi conto che questo è un momento cruciale, il cui successo finale è finalmente raggiungibile. Il secondo è la necessità che anche la comunità internazionale colga l'attimo. L'ONU ora ha le prove per le quali ha chiesto: che le fazioni sono disposte a scendere a compromessi. Con esso, i paesi interessati devono impegnarsi e offrire supporto quando necessario e utilizzare il loro potere per portare avanti il ​​processo. Il PLC dovrà collaborare con l'inviato delle Nazioni Unite Hans Grundberg per lavorare a favore della pace. Tuttavia, gli Houthi devono essere disposti a impegnarsi in modo significativo e serio e, in caso contrario, è necessario esercitare pressione su di loro.

Forse la cosa più importante di tutte, è fondamentale capire che il tempo è essenziale. Qualsiasi stallo potrebbe portare a una perdita di slancio. La tregua che è stata dichiarata prima del Ramadan è stata un indicatore importante della possibilità di un accordo, anche se presenta alcune carenze.

Tutto questo sarà possibile solo con un principio, che è mancato durante la guerra: la volontà, in particolare la volontà di mettere da parte differenze e compromessi per il bene degli yemeniti comuni. La gente normale desidera ardentemente la fine della guerra e un governo legittimo e riconosciuto a livello internazionale che governi su tutto lo Yemen.

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