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Algeria - L'Italia punta a incrementare fornitura di gas

Assadakah Roma News - Per tutelarsi da un potenziale blocco delle forniture dalla Russia, l’Italia sta cercando di aumentare gli acquisti di gas dall’Algeria e, a tale scopo, il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, accompagnato dal numero uno di ENI, Claudio Descalzi, ha già compiuto diverse visite ufficiali ad Algeri, e altre ce ne saranno, anche del presidente del Consiglio, Mario Draghi, il quale ha ufficialmente dichiarato, come se ce ne fosse stato bisogno, che la crisi ucraina sta mettendo a rischio le forniture energetiche italiane, per cui è necessario trovare fonti alternative per ridurre la dipendenza dal gas russo, che ad oggi corrisponde a oltre il 43% del fabbisogno. Una dipendenza non certo solo italiana, perché l’intera Europa si approvvigiona di gas russo per più del 40%. Il premier Draghi ha già annunciato che l’Italia, per ridurre gli acquisti dalla Russia, lavorerà per aumentare le importazioni di gas liquefatto dall’Algeria (con il gasdotto TrasMed), e in particolare anche dal Qatar, oltre alla Libia (con il gasdotto GreeStream). Un altro Paese al quale l’Italia si sta rivolgendo è l’Azerbaijan, fra pesanti critiche dal momento che è un dichiarato alleato di Mosca e responsabile dell’aggressione all’indifeso del Nagorno-Karabakh indipendente e dell’Armenia… Ma sono “piccolezze”, di fronte alla machiavellica “ragion di stato”…Ed è pensabile che, come avviene in Qatar, anche in Algeria possa esserci la presenza dei servizi segreti italiani per la sicurezza estera, a tutelare gli interessi del nostro Paese, sorvegliando giacimenti e impianti.

Particolarmente importante, per la maggiore facilità e spese più contenute nell’importare il gas, vista la minore distanza rispetto al Qatar, l’Algeria oggi rappresenta circa il 23% del totale delle importazioni italiane di gas, preceduta solamente dalla Russia.

Ad Algeri, Luigi Di Maio e Claudio Descalzi hanno incontrato il ministro degli Esteri algerino, Ramtane Lamamra, e i rappresentanti della società energetica statale Sonatrach. ENI è molto presente nel Paese, dal 1981, e opera sia nel settore degli idrocarburi che in quello delle fonti rinnovabili.

Da parte sua, l’Algeria si è mostrata disponibile ad aumentare le forniture di gas a favore dell’Italia nel breve, medio e lungo termine.

La crisi energetica, tuttavia, non è scaturita dalla crisi ucraina, ma ha radici molto più indietro nel tempo. Già nel 2020 Mosca aveva deciso una limitazione nelle forniture all’Europa, a vantaggio della più cospicua domanda cinese, e i consumatori italiani hanno visto aumentare in modo preoccupante le bollette del gas, per cui Roma si era già rivolta ad Algeri per un aumento delle importazioni, cresciute infatti del 76% cento su base annua, arrivando a 21 miliardi di metri cubi (il 28% dei consumi totali) e nel 2021 l’Italia ha importato 29 miliardi di metri cubi dalla Russia.

L’Algeria è il principale fornitore di gas della Spagna, rappresentando quasi la metà delle sue importazioni, ed è il terzo fornitore anche dell’Unione Europea, dopo Russia e Norvegia: secondo Eurostat, nel 2021 sono stati forniti circa 34 miliardi di metri cubi di gas, ovvero l’8% del totale. Rimane il fatto che sostituire il gas russo (130 miliardi di metri cubi nel 2021) con quello algerino (34 miliardi di metri cubi nello stesso anno) è tutt’altro che facile, perché entrano in gioco diversi altri elementi, fra cui la stabilità politica (vedi Libia), la pandemia, e altro ancora.

Secondo le stime, nel 2022 l’Algeria potrà fornire all’Europa altri 7 miliardi di metri cubi di gas, soprattutto attraverso il gasdotto TransMed che arriva in Italia. Un ulteriore incremento dell’offerta potrebbe arrivare con l’espansione del MedGaz (che arriva in Spagna).

La strategia energetica italiana, vista la situazione con la Russia, ora deve puntare sulla diversificazione, sia dei fornitori che delle fonti di energia, con particolare attenzione all’eolico e al solare, fonti alternative che se si riuscisse a sfruttare adeguatamente, potrebbero portare a un risparmio netto di oltre 15 miliardi di metri cubi di gas ogni anno.

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