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Armenia - Una settimana di diplomazia e cultura con l'Italia

Letizia Leonardi (Assadakah News) - Tra le pietre millenarie della Basilica di San Grigor ad Aruch e le note jazz di un trio italiano a Yerevan, si è svolta una settimana densa di significato per le relazioni tra Italia e Armenia. Cultura, cooperazione e amicizia sono stati i cardini degli eventi che hanno visto protagonista l’Ambasciatore d’Italia in Armenia, Alessandro Ferranti, in occasione della celebrazione della Festa della Repubblica Italiana e della presentazione del progetto ArcheTourDev.

Il 30 maggio, nella regione di Aragatsotn, l’Ambasciatore Ferranti ha preso parte alla presentazione del progetto “ArcheTourDev”, promosso dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), dedicato alla creazione del Parco Archeologico di Aruch. L’evento si è svolto nella suggestiva cornice della Basilica di San Grigor, cuore spirituale e storico della comunità locale.

A fianco dell’Ambasciatore, erano presenti il Vice Governatore della Regione di Aragatsotn Armen Grigoryan, i due direttori del progetto Sergio Ferdinandi per l’Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente (ISMEO) e Pavel Avetisyan per l’Accademia Nazionale delle Scienze Armena, insieme a rappresentanti del Ministero armeno della Cultura, dell’Istituto di Archeologia ed Etnografia e dell’Università di Firenze.

Il programma ArcheTourDev, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), è implementato dall’Università degli Studi di Firenze, che é capofila di un partenariato che include ISMEO e  Opificio delle Pietre Dure.

L’Università di Firenze esercita il coordinamento generale del progetto, mentre ISMEO è responsabile dell’attuazione della componente specificamente dedicata al sito di Aruch. Il progetto prevede inoltre interventi sul sito archeologico di Dvin e sul sito UNESCO di Garni. ArcheTourDev unisce infatti tutela del paesaggio, valorizzazione del patrimonio culturale e coinvolgimento delle comunità locali, in un virtuoso intreccio di ricerca, sviluppo sostenibile e diplomazia culturale.

Il 2 giugno invece, presso la Residenza dell’Ambasciatore, si è tenuto il tradizionale ricevimento per la Festa della Repubblica Italiana. A inaugurare la serata, i saluti ufficiali di S.E. Ferranti e del Vice Primo Ministro della Repubblica di Armenia, Mher Grigoryan. Presenti numerose autorità locali, rappresentanti del corpo diplomatico, del mondo imprenditoriale, culturale e religioso. Le celebrazioni hanno avuto anche una raffinata colonna sonora. Il trio “Aperitivo Italiano”, composto da Alessandro Vuono (al pianoforte), Marco Rossin (al sassofono) e Francesco Clemente (al violino), ha allietato il ricevimento e poi si è esibito il giorno successivo, nella storica Sala di Musica da Camera “Komitas” di Yerevan con il concerto “Jazz and Soul: Italian Best Songs”. Il programma ha proposto celebri brani della musica italiana rivisitati in chiave jazz, in un ponte melodico tra le due culture.

L’evento musicale è stato organizzato con il sostegno dell’Ambasciata d’Italia in Armenia, in collaborazione con il Centro di Musica da Camera “Komitas”, e ha riscosso grande apprezzamento da parte del pubblico e della critica locale.

Italia e Armenia si confermano così alleate nella cultura, nella bellezza e nella memoria. Dalle rovine di Aruch ai suoni eleganti del jazz italiano, questa settimana ha rappresentato un esempio concreto di diplomazia culturale attiva, profonda e condivisa. Perché il futuro, come le pietre antiche, si costruisce insieme con radici solide e visioni alte.

Alla vigilia dell’evento, il 1° giugno, l’Ambasciatore è stato ricevuto dal Presidente della Repubblica di Armenia, Vahagn Khachaturyan, in un incontro che ha sottolineato l’eccellenza dei rapporti bilaterali e la comune volontà di rafforzare la collaborazione nei settori della cultura, dell’istruzione e dello sviluppo economico. Il Capo di Stato armeno si è congratulato per la speciale ricorrenza della Festa della Repubblica Italiana, simbolo di libertà e democrazia per il Popolo italiano.

Il Presidente Khachaturyan, nel sottolineare l’importanza dei legami storici tra i due Paesi, ha assicurato che oggi l’Italia, come portatrice di valori di civiltà, riveste un ruolo significativo per l’Armenia e che le relazioni si basano sulla consapevolezza di condividere gli stessi ideali. Il Presidente ha inoltre espresso la propria certezza che durante la sua missione in Armenia l’Ambasciatore sarà guidato proprio da tali principi, contribuendo a rafforzare ulteriormente i legami fra i due Paesi e i due Popoli.

L’Ambasciatore Ferranti ha espresso la sua gratitudine per la calorosa accoglienza, a poco più di quattro mesi dalla presentazione delle Lettere Credenziali.


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