top of page

Armi nucleari - Chi e quante?

  • 7 ago
  • Tempo di lettura: 3 min

Roberto Roggero* - Il 6 e 9 agosto sono due date che hanno segnato la storia: Hiroshima e Nagasaki, inizio dell'era nucleare. Era il 1945 e oggi, a 80 anni esatti da quell'agosto, qual'è la situazione degli armamenti nucleari nel mondo? Secondo gli ultimi aggiornamenti ufficiali, attualmente sono nove i Paesi dotati di armamenti nucleari, cioè Stati Uniti, Russia, Gran Bretagna, Francia, Cina, India, Pakistan, Nord Corea e Israele.

Anche se la comunità internazionale e l’ONU ha cercato ripetutamente di limitare, se non annullare, il possesso di armi atomiche, sono soprattutto gli altalenanti equilibri del potere mondiale a dettar legge in tal senso, sebbene dal 190 sia in vigore il Trattato di Non Proliferazione (basato appunto su disarmo, non proliferazione e uso pacifico dell’energia nucleare), supervisionato dalla AIEA, Agenzia Internazionale Energia Atomica, con sede a Vienna, che fra l’altro ha il compito di controllare e gestire il trasferimento di tecnologia nucleare per scopi pacifici.

Il trattato, che attualmente conta 191 Paesi formatari, riconosce come potenza nucleare solo i cinque Paesi che fanno parte del Consiglio di Sicurezza ONU, ovvero quelli che prima del 1968 hanno effettuato test nucleari: USA (1945), Russia (1949), Gran Bretagna (1952), Francia (1960) e Cina (1964), che si sono impegnati a non esportare o cedere a Paesi terzi alcun elemento che possa contribuire alla proliferazione, oltre a non favorire gli Stati non nucleari nello sviluppo o nell’acquisizione di armamenti. Nel frattempo, l’India nel 1974, il Pakistan nel 1998, e la Corea del Nord nel 2006, hanno annunciato di avere effettuato test appositi e di essere in possesso di armi atomiche, mentre si ritiene che anche Israele sia in possesso di armamenti nucleari sebbene non abbia mai confermato né smentito, nonostante che dal 2021 il TPNW (Trattato sulla Proibizione di Armi Nucleari, che conta oltre 100 Paesi aderenti) vieti espressamente che si effettuino esperimenti nucleari per giungere al possesso di ordigni di questo tipo. Nonostante questo, gli Stati considerati potenze nucleari e quasi tutti i Paesi NATO non hanno aderito al TPNW.

Ad oggi, i Paesi considerati potenza nucleare, considerano il numero esatto di testate atomiche segreto di Stato, a parte le stime dichiarate di USA e Russia che in base ai trattati devono sottoporre i propri arsenali a verifiche ufficiali. Secondo le stime della AIEA, la Russia possiede 5.459 testate, gli Stati Uniti 5.177, Cina 600, Francia 290, Gran Bretagna 225, India 180, Pakistan 170, Corea del Nord 50, Israele 90, per un totale ci circa 12.240 a livello mondiale. Di queste circa 1/4 (ovvero 2.630 testate) sono in via di smantellamento; 3/4 (cioè 9.615 testate) sono in possesso delle forze armate per un eventuale utilizzo, e oltre 3.900 sono pronte all’uso con vettori missilistici o aerei.

La situazione non è quindi trasparente come dovrebbe essere, considerando che nel 1986 nel mondo si contavano 70mila testate nucleari, ovvero sei volte quelle di oggi, considerando che gli ordigni attuali sono di potenza molto superiore.

Sebbene il processo di smantellamento sia stato effettivo specialmente negli anni ’90, grazie ai trattati internazionali sottoscritti soprattutto da Mosca e Washington nel 1991 e nel 2010, oggi le cosiddette Nuclear Weapons sono nuovamente in aumento, in particolare quelle che la Nato possiede in Europa nel quadro del cosiddetto Nuclear Sharing Act, cioè l’accordo di condivisione nucleare. Di queste, almeno 35 di tipo B61 si trovano in Italia, nelle basi di Aviano e Ghedi, oltre a 20 situate nella base di Incirlick, in Turchia; altre 15 nella base tedesca di Buchel; 15 in Belgio nella base di Kleine Brogel e altrettante nella base olandese di Volkel.

(*Direttore responsabile Assadakah News)

Commenti


bottom of page