Assadakah Roma News – In occasione della prima ricorrenza della visita del papa in Iraq, si è tenuta ad Assisi la celebrazione solenne, nel quadro degli incontri denominati “Da Assisi a Ur, fratelli tutti”. Ospiti d’onore dell’evento, S.E. Safiya Talib Al-Suhail, ambasciatrice dell’Iraq in Italia, e S.E. Rahman Farhan Abdullah Al-Amiri, ambasciatore iracheno presso il Vaticano, accompagnati dal personale diplomatico e da una rappresentanza di sacerdoti e studenti di Teologia iracheni.
In un'intervista esclusiva alla National News Agency, l'ambasciatrice Al-Suhail ha dichiarato: “A un anno dalla visita del Sommo Pontefice in Iraq, quell’evento storico fa sentire ancora molto forte il messaggio di speranza di papa Francesco, che è rimasto nel cuore del popolo iracheno. La stampa italiana e internazionale, aveva dato il giusto spazio alla storica visita, e aveva mostrato come la popolazione irachena ha accolto il pontefice, specialmente a Mosul, con bandiere e striscioni di benvenuto, pur in una città che porta ancora i segni della guerra e della distruzione. Il papa si è fatto testimone per il mondo intero di quella che è stata la devastazione del conflitto in Iraq, ma anche dei volti sorridenti, nonostante tutto, di tantissimi uomini, donne e bambini, sia cristiani che musulmani, che lo accoglievano a braccia aperte”.
Fra i promotori dell’iniziativa di Assisi, il sacerdote iracheno, padre Jalal Yako, ha dichiarato: “Vogliamo rivivere quel giorno stringendo un legame fra la terra di San Francesco e la Piana di Ur, la terra di Abramo. Un modo anche di costruire la pace tra i popoli e riscoprire un luogo santo come quello di Ur, in terra irachena. L'auspicio è che si costruisca un ponte stabile tra la città di Francesco e Chiara e Ur, che è radice delle fedi di Abramo”.
La messa di Assisi, celebrata in rito siro-cattolico da monsignor Rami Flaviano Al-Kabalan, è stata seguita da incontri fra diplomatici iracheni e funzionari della Santa Sede sugli speciali rapporti fra le due parti.