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Beirut - Sangue italiano nelle vene libanesi, e molte altre iniziative

Talal Khrais - L’Italia sempre solidale con il Libano, anche nel rispondere alla necessità improrogabile di sangue ed emoderivati per aumentarne la disponibilità negli ospedali del Libano del Sud. Questo l’appello al quale i Caschi Blu italiani hanno risposto organizzando presso la base Millevoi di Shama, sede del Comando del Settore Ovest di UNIFIL, una donazione straordinaria di sangue in collaborazione con la Croce Rossa libanese. La donazione, organizzata nel pieno rispetto delle normative contro la diffusione del Covid-19, è stata effettuata all’infermeria del contingente, dove, nelle due giornate dedicate, 130 donatori hanno risposto all’appello lanciato dalla Croce Rossa.

“Abbiamo voluto rispondere prontamente alla richiesta dalla Croce Rossa libanese, per venire incontro alla mancanza di sangue negli ospedali locali – ha commentato il Comandante del Sector West di UNIFIL, generale di brigata Massimiliano Stecca, anch’esso tra i donatori – soprattutto in questo periodo di Ramadan che, per diverse ragioni, vede la necessità di aumentare le scorte di sangue”. La campagna di donazione rientra tra i tanti progetti che il Settore Ovest di UNIFIL porta avanti in tutti gli ambiti, da quello CIMIC a quello relativo alla prospettiva di genere, in supporto alla popolazione locale, come sancito della Risoluzione delle Nazioni Unite 1701.

La Fondazione Med-Or ha sottoscritto un Memorandum of Understanding con la Repubblica del Libano, in particolare con il ministero degli Esteri e degli Emigrati.

L'accordo è stato sottoscritto il 12 aprile a Roma dal presidente di Med-Or Marco Minniti e da Mira Daher, ambasciatore del Libano in Italia. I punti programmatici del Memorandum - spiega una nota - riguardano i principali settori in cui la Fondazione Med-Or è impegnata: dalla promozione e l'insegnamento della lingua italiana, al sostegno all'alta formazione, attraverso l'erogazione di borse di studio e corsi di formazione professionale, in diverse materie, presso gli atenei italiani.

"Con questo accordo Med-Or si impegna ad attivare alcuni dei suoi progetti nei campi della promozione culturale e dell'alta formazione in Libano, che rappresenta per noi un partner importante in un'area strategica come il Vicino Oriente, afferma il presidente Minniti. Questi ultimi anni sono stati molto difficili per la popolazione libanese, e ci rendiamo conto che il nostro impegno può essere piccola cosa rispetto alle grandi necessità oggi esistenti. Ma per noi, come per l'Italia, il Libano è un Paese fondamentale, la cui stabilità e il cui benessere sono elementi fondamentali per la stabilità di tutta la regione mediorientale. Le nostre attività cercheranno di saldare sempre di più i rapporti positivi di cooperazione e scambio tra Italia e Libano e anche di sostenere la formazione di giovani libanesi, che vorranno poi mettersi al servizio della rinascita e del rilancio del proprio Paese".

Sempre il 12 a Beirut, il Presidente dell'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (ENAC), Avvocato dello Stato Pierluigi Di Palma, e il Direttore Generale Alessio Quaranta hanno incontrato, insieme all'ambasciatore della Repubblica italiana in Libano, Nicoletta Bombardiere, alcuni rappresentanti del governo del Libano, tra cui il Ministro dei Lavori Pubblici e Trasporti (MPWT), dottor Ali Hamiyeh, e i responsabili dell'aviazione civile del Paese. Gli incontri si sono svolti nell'ambito dei "Twinning Project", programmi di gemellaggio istituzionale, della durata di 24 mesi, finanziati dall'Unione Europea, per consentire l'adeguamento amministrativo e normativo delle Autorità dell'aviazione civile dei Paesi extra UE e favorire l'armonizzazione dei sistemi dell'aviazione civile internazionale. Il progetto consiste nell'assistenza su specifiche tematiche attraverso una stretta collaborazione tra l'Amministrazione del Paese beneficiario e il soggetto affidatario, che svolge il ruolo di affiancamento dell'Autorità Libanese ("Directorate General of Civil Aviation" - DGCA - del Ministero dei Trasporti e Lavori Pubblici - MPWT), per avvicinare, dal punto di vista regolamentare, l'aviazione civile libanese all'Unione Europea. Tra i temi oggetto del gemellaggio vi sono "safety", "security", la stesura del "State Safety Program", operazioni di volo, licenze di volo, spazio aereo, aeroporti, qualità, organizzazione interna, nonché erogazione di corsi formazione al personale. (BIG ITALY /Il "Twinning" con il Libano è finanziato dall'Unione Europea con un budget di 1.2 milioni di euro. Sono coinvolti circa 20 esperti ENAC, tra cui ingegneri e ispettori, che si susseguono in missioni dedicate al trasferimento del "know-how" e delle competenze proprie dall'Ente, e un professionista temporaneamente residente in Libano.

"È davvero importante - commenta il Presidente dell'ENAC Pierluigi Di Palma – la nostra partecipazione ai progetti di gemellaggio istituzionale. Rappresentano un ulteriore riconoscimento del rilievo internazionale che l'ENAC ha conquistato negli anni grazie alla professionalità, all'impegno e alla dedizione del proprio personale e dell'amministrazione e che vede l'Italia ai vertici sia dell'ICAO - organizzazione ONU che riunisce 193 Paesi membri, sia dell'ECAC, di cui è Presidente Alessio Quaranta, conferenza intergovernativa paneuropea che riunisce 44 Paesi, i 27 comunitari più 17 non comunitari". Il Direttore Genera le Alessio Quaranta, sottolinea: "L'ENAC nel corso degli ultimi anni si è aggiudicato vari bandi europei di Twinning Project, qualificandosi come Ente di supporto con l'Albania, l'Egitto, la Giordania, oltre che con Libano. Progetti come questi costituiscono importanti tasselli per la costruzione di un approccio globale e condiviso al fine di rispondere alle sfide e allo sviluppo del settore in maniera efficace e, se possibile, coordinata, senza che nessun Paese sia lasciato indietro".

E non finisce qui: sempre in questa settimana nell'ambito di un progetto Quick Impact Project finanziato e realizzato dall'Ufficio Affari Civili del Sector West di Unifil, i Caschi Blu italiani hanno consegnato un bus alla squadra femminile di calcio di Tiro.

La cerimonia di consegna si è svolta in un'area sportiva attrezzata della città di Tiro dove, sono intervenuti il Generale di Brigata Massimiliano Stecca, comandante del Settore Ovest e del Contingente italiano in Libano, la responsabile per il settore ovest dell'ufficio affari civili di Unifil, Svjetlana Jovic, il presidente della municipalità di Tiro, Hassan Dbouk, e il comandante di ITALBATT, Colonnello Claudio Guaschino.

La cerimonia di donazione, avvenuta alla presenza della squadra femminile locale Super Girls soccer team e di un'ampia rappresentanza di Caschi Blu, ha avuto il suo momento principale nel taglio del nastro da parte delle autorità presenti. L'evento si è concluso con un incontro amichevole di calcio a cinque che ha visto la composizione di squadre miste tratte dalla squadra femminile locale Super Girls e da rappresentanti femminili di tutte le unità appartenenti al Settore Ovest.

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