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Bergamo - NNA conclude la visita con Fondazione MIA

Talal Khrais (NNA Beirut) – Bergamo, capitale Italiana della Cultura 2023, è attorniata da paesaggi affascinanti, che spaziano da siti archeologici, a villaggi di montagna e meravigliosi vigneti, che la rendono una meta irrinunciabile per i visitatori che apprezzano arte e cultura.

Sono parole di Vittorio Rodeschini, consigliere della Fondazione MIA, in un'intervista alla National News Agency in visita in questa meravigliosa città, la cui fondazione risale al 1265, fra òe istituzioni più antiche al mondo. In mezzo a questa natura pittoresca, l'icona della città è il famoso Monastero di Astino, la cui costruzione risale al 1070. E' un ex monastero cattolico romano edificato nella Valle d'Astino, e comprende una chiesa oltre ad un gruppo di edifici che all'epoca erano adibiti a convento, poi trasformati in ospedale psichiatrico, quindi adibito a scopi agricoli.

Un grande lavoro

Ci furono tentativi di riconvertire l'edificio storico per scopi commerciali, ma fallirono a causa dell'associazione dei cittadini con la sua antica storia, ed è rimasto com'era fino a quando non fu restaurato nel 2015 e trasformato in meta turistica per conoscere la storia della zona e osservare le rovine rimaste.

Valeria Riva, addetta alle pubbliche relazioni della Fondazione MIA, ha dichiarato: “Il monastero è circondato da vaste aree agricole di proprietà della fondazione, nelle quali lavorano centinaia di contadini formati dalla fondazione stessa e inseriti nel ciclo produttivo".

A sua volta, Fabio Bombardieri, presidente della Fondazione, ha affermato: “La maggior parte di coloro che sono entrati nel ciclo produttivo sono stati aiutati e salvati da condizioni di indigenza e tossicodipendenza. A volte trasformiamo la tragedia umana in una ricchezza, nella natura che produce foreste e alberi da frutto.

In aiuto ai meno fortunati

Il direttore della fondazione, Giuseppe Epinati, ha aggiunto: “La Fondazione MIA cerca di rafforzare la società civile e proteggerla dalla malattia sociale rappresentata dalla tossicodipendenza attraverso programmi integrati, che includono interventi interconnessi in particolare rivolti a persone bisognose, fornendo assistenza finanziaria, trattamento e riabilitazione per tossicodipendenti e consulenza psicologica e sociale, e poi sono inseriti nel meccanismo della produzione e contribuiscono all'arricchimento della natura”.

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