Gaza - Anatomia di un Genocidio
- Maddalena Celano
- 15 ore fa
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Resoconto di una Catastrofe Umanitaria (2023–2025)
Maddalena Celano (Assadakah News)
🔥 Introduzione
Dal 7 ottobre 2023, la Striscia di Gaza è diventata teatro di una delle più gravi crisi umanitarie del XXI secolo. A seguito dell’attacco di Hamas contro Israele, lo Stato ebraico ha lanciato un’operazione militare di intensità senza precedenti, presentata come autodifesa ma che, per molti osservatori e giuristi internazionali, ha assunto le caratteristiche di un genocidio.
📊 I numeri della morte
Morti diretti confermati (Ministero della Salute di Gaza, maggio 2025): oltre 62.000, in gran parte civili.
Morti indiretti stimati (The Lancet): tra 186.000 e 200.000, causati da fame, sete, assenza di cure, epidemie, mancanza di rifugi.
Popolazione uccisa o scomparsa (analisi Garb/Harvard): fino a 300.000 potenziali vittime, il 12–15% dell’intera popolazione della Striscia.
Confronto: la cifra più alta equivale a sterminare una città italiana come Bari o Verona.
🧭 Cronologia degli eventi chiave
Ottobre 2023: Hamas lancia un attacco contro Israele, uccidendo circa 1.200 persone. Israele risponde con bombardamenti su Gaza.
Autunno 2023 - Inverno 2024: distruzione sistematica delle infrastrutture civili: ospedali, scuole, sedi ONU, panifici, impianti idrici.
Primavera 2024: lancio dell’operazione “Spade di Ferro”; Gaza viene suddivisa in zone di evacuazione, inaccessibili agli aiuti.
Febbraio 2025: falsa tregua. Parte l’operazione “Carri di Gedeone”, definita da esperti delle Nazioni Unite come fase finale di una "pulizia etnica".
Giugno 2025: oltre il 70% degli edifici a Gaza è stato raso al suolo. Le ONG denunciano una carestia di massa deliberata.
🏥 La guerra alla sanità
27 ospedali su 36 sono stati completamente distrutti.
I pochi presìdi rimasti funzionano senza energia elettrica, farmaci, anestesia.
I medici operano con seghe manuali, senza acqua potabile, tra cadaveri e ratti.
Casi emblematici:
Al-Shifa, il più grande ospedale di Gaza, trasformato in base militare dall’IDF e poi raso al suolo.
Ospedali pediatrici bombardati durante l'evacuazione dei bambini.
🍞 Fame come arma
Israele ha chiuso i valichi di Rafah e Kerem Shalom per mesi, impedendo l’ingresso di aiuti essenziali.
Secondo l’ONU, oltre 1 milione di persone sono a rischio imminente di carestia.
L'ONG GHF (Gaza Humanitarian Foundation), secondo alcune inchieste, gestirebbe la distribuzione in coordinamento con Tel Aviv, riducendo gli aiuti a zone considerate “amiche”.
📉 Le infrastrutture: un deserto urbano
80% delle abitazioni distrutte.
Reti idriche, elettriche e fognarie collassate.
La Striscia è oggi un paesaggio di macerie, difficile da distinguere da una zona sismica post-apocalittica.
🧑⚖️ Genocidio? Il quadro giuridico
La Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) ha riconosciuto il rischio “plausibile” di genocidio da parte di Israele, ordinando misure cautelari (non rispettate).
Gli elementi chiave dell’accusa:
Intenzionalità: dichiarazioni pubbliche di ministri israeliani che invocano la distruzione totale di Gaza o l’espulsione dei palestinesi.
Azioni sistemiche: colpire deliberatamente civili, impedire l’ingresso di aiuti, negare acqua, cibo, cure.
Risultati concreti: decine di migliaia di morti, distruzione del tessuto sociale, impossibilità di sopravvivenza.
🌍 Reazioni internazionali
Occidente diviso: USA e Germania continuano a fornire armi a Israele; Spagna, Irlanda e Norvegia hanno riconosciuto lo Stato di Palestina nel 2024.
America Latina e Africa: denunciano apertamente l’apartheid israeliano.
ONU: paralizzato dai veti, ma la maggioranza dell’Assemblea Generale condanna le operazioni israeliane.
ONG internazionali: Amnesty, Human Rights Watch e Oxfam parlano di “crimini contro l’umanità” in corso.
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