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Il martirio di Padre Salvatore Lilli

Paola Angelini (Assadakah News)

 

In terra Armena si è conclusa la vita terrena (1853-1895) del missionario francescano beato Padre Salvatore Lilli, una vita culminata nel martirio. La sua esistenza è stata consacrata alla cura degli emarginati e dei più deboli. Famoso per la sua generosità, dopo essere stato catturato dai Turchi, morirà, e “con lui” […] “sette cristiani armeni, suoi parrocchiani, che nel villaggio di Mujuk-Deresi si distinguevano come ferventi cattolici”, uccisi a colpi di baionetta. I loro corpi furono poi dati alle fiamme.

Per qualche strana ragione c’è stata data la possibilità di conoscere il romanzo “Il seme e la neve” Il martirio del beato Salvatore Lilli, nel corso dell’evento che ha avuto luogo nel Pontificio Collegio Armeno, Chiesa Armena S. Nicola da Tolentino, grazie all’ospitalità di Padre Khatchig Kouyoumjian. Presenti gli autori del romanzo: Don Vincenzo Massotti docente di teologia morale, della diocesi di Avezzano, e Giovannino Giosuè docente di matematica.


Padre Vincenzo Massotti
Padre Vincenzo Massotti
Prof. Giovannino Giosuè
Prof. Giovannino Giosuè

Il vicedirettore responsabile dell’Archivio della Custodia di Terra Santa e Gerusalemme, Padre Narciso Klimas, ha potuto studiare i documenti originali relativi alla vicenda di Padre Salvatore Lilli, dei suoi compagni, e del processo di beatificazione.


Padre Narciso Klimas
Padre Narciso Klimas

Talal Khrais, fondatore di Assadakh, corrispondente della Stampa estera, ha partecipato all’evento, e grazie al suo interessamento i documenti sono stati consegnati al Museo del Genocidio Armeno di Yerevan, dove si sta effettuando un raffronto con quelli conservati presso la Custodia di Terra Santa.

Il fondatore di Assadakah, Talal Khrais ha aggiunto: “Noi questo libro vogliamo presentarlo ancora, far conoscere la storia di questo romanzo e il legame di Padre Salvatore Lilli con la terra armena”.

Dott. Talal Khrais
Dott. Talal Khrais

I legami storici, culturali ed economici con i Paesi occidentali, la cristianità (1700 anni di storia), una diaspora numerosa in Italia, in Francia, negli Stati Uniti e in Canada, fanno dell’Armenia un Paese che guarda all’Occidente con sentimenti di forte appartenenza.

Ognuno a modo proprio contribuirà a far sì che sia conosciuta la vicenda di questi uomini.


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