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Il ruolo degli Armeni nella fondazione dell’Arte Araba

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Wael Almawla (Assadakah News) - Tracce Nascoste nel Cuore della Creatività. Quando l’Esilio Diventa fonte di genialità. Il contributo degli armeni all’arte araba non è stato semplicemente un caso di integrazione culturale, ma una risposta creativa alle ferite dell’esilio e della diaspora. Rifugiatisi nei Paesi arabi per sfuggire ai massacri del primo Novecento, gli armeni non si sono chiusi in enclave, ma hanno partecipato attivamente alla costruzione di un ampio movimento culturale, lasciando un’impronta profonda nella musica, nel cinema, nel teatro, nell’arte figurativa e nei media.

Hanno saputo fondere il loro raffinato senso estetico con le tradizioni locali, diventando veri e propri partner nella formazione dell’identità artistica araba moderna. In ogni Paese in cui si sono stabiliti, Libano, Siria, Egitto, Iraq hanno trasformato la condizione di esiliati in forza creativa.

La Nota Armena nella Melodia Araba

Pochi sanno che dietro le grandi composizioni della musica araba del Novecento si cela anche l’impronta armena.Tra i protagonisti di questo sodalizio ci sono Padre Gabriel Karékian, autore della prima notazione musicale orientale per il canto arabo, all’inizio del XX secolo. Felix El Khoury, armeno-libanese, partecipò all’archiviazione dei maqam orientali e alle prime registrazioni sonore. Violinisti e percussionisti armeni hanno suonato al fianco di icone come Umm Kulthum e Mohamed Abdel Wahab, in Egitto e in Libano, arricchendo l’orchestra araba con la loro tecnica e sensibilità.

Il loro contributo ha dato forma a un nuovo linguaggio musicale, in cui la precisione armena si è fusa con il pathos della tradizione araba.

Dietro la Macchina da Presa: Gli Armeni e il Cinema Arabo

Anche nella nascente industria cinematografica araba, gli armeni hanno svolto un ruolo decisivo.In Egitto, fondarono alcuni dei primi studi cinematografici, tra cui il celebre Studio Kavalian, contribuendo allo sviluppo di tecniche di montaggio, luci e doppiaggio.In Libano, la regista Marie Koustanian documentò con uno sguardo moderno la vita beirutina e la condizione femminile.In Siria, furono i primi a introdurre sale di proiezione e attrezzature cinematografiche moderne nelle città di Aleppo e Damasco.

Questo intervento fu tanto tecnico quanto artistico: il cinema arabo moderno si è formato anche grazie alle competenze e alla visione degli armeni.

Nelle Sale d’Arte e nel Décor: La Bellezza Armena nell’Arte Figurativa Araba

Il contributo armeno all’arte figurativa araba si è manifestato in opere visive, pittura, scultura e architettura.Un nome su tutti è quello di Paul Guiragossian, pittore armeno-libanese, che con il suo stile espressionista e filosofico ha ritratto la condizione dell’uomo arabo emarginato, fondendo memoria, dolore e speranza.

Lo scultore Hrayer, attivo in Siria, ha firmato opere monumentali presenti in piazze e luoghi pubblici.L’influenza armena si nota anche nell’architettura decorativa: vetrate artistiche, ceramiche smaltate e motivi geometrici armeni furono integrati in moschee, teatri e gallerie in tutto il Levante.

Stampa e Media: Dall’Armenia al Giornalismo Artistico Arabo

Gli armeni hanno giocato un ruolo pionieristico anche nella stampa artistica araba.Nel corso del Novecento fondarono tipografie moderne in Siria e Libano che permisero la diffusione di libri d’arte, libretti teatrali e riviste culturali.Tra queste, si ricordano periodici come “Al-Lata’if Al-Musawwara” e “Al-Ra’id Al-Fanni”, fondamentali per il fermento culturale della regione.

Nel mondo dell’editoria, la competenza tecnica armena si unì alla passione per la cultura, facendo da ponte tra tradizione ottomana e modernità araba.

Gli Armeni… Partner nella Costruzione della Memoria Estetica Araba

Parlare della storia dell’arte araba senza menzionare il ruolo degli armeni significa ignorare una verità ricca e complessa.Gli armeni non furono ospiti. Furono co-creatori. Portarono con sé il peso dell’esilio e una profonda memoria estetica, ma non si limitarono a custodirla: la seminarono nei nuovi paesi, dando vita a un’arte viva, ibrida, profondamente umana.

Il loro lascito continua a vibrare nelle melodie, nelle immagini, nei film e nelle pagine stampate del mondo arabo contemporaneo.Una storia nascosta, ma essenziale, scritta con l’inchiostro della resilienza e della bellezza.

 

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