Iran: L'Accordo con l'AIEA non ferma l'indurimento delle posizioni Europee
- Maddalena Celano
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Maddalena Celano (Assadakah News) - VIENNA – I corridoi della 69ª Conferenza Generale dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA), in corso a Vienna, sono stati teatro di un'importante dichiarazione che getta nuova luce sulle complesse dinamiche diplomatiche tra l'Iran e le potenze europee. Mohammad Eslami, assistente del presidente iraniano e capo dell'Organizzazione per l'Energia Atomica dell'Iran, ha parlato con una combinazione di ottimismo per i progressi recenti e di cautela per le crescenti tensioni.
La sua visita a Vienna, secondo Eslami, è stata "positiva" e ha permesso di "esporre i fatti" senza filtri. L'obiettivo, ha spiegato, era quello di contrastare una "narrazione unilaterale" che spesso ha dipinto l'Iran come un paese con un programma nucleare "deviante e fuori controllo". Per l'Iran, era essenziale che la sua voce venisse ascoltata direttamente in una sede internazionale così autorevole, per evitare che la storia venisse scritta solo da una prospettiva.
Il cuore del discorso di Eslami ha toccato un punto cruciale: l'accordo di recente firma tra il ministro degli Esteri iraniano e il direttore generale dell'AIEA. Questo accordo, ha sottolineato, è una chiara dimostrazione della volontà dell'Iran di cooperare e di operare in modo trasparente. Sembrava un passo avanti significativo, un segnale che il dialogo e la diplomazia potessero prevalere.
Tuttavia, è proprio qui che il quadro si fa più complesso e, secondo Eslami, deludente. Nonostante il successo dell'accordo, ha osservato un cambiamento preoccupante nelle posizioni delle nazioni europee. "Fino a poco tempo fa," ha dichiarato, "le nazioni europee consideravano la nostra cooperazione con l'AIEA una condizione fondamentale. Tuttavia, dal momento in cui è stato firmato l'accordo... abbiamo assistito a posizioni nuove e più rigide da parte loro".
Questa dichiarazione solleva una serie di interrogativi. L'Iran, avendo soddisfatto una delle condizioni chiave poste dall'Europa, si aspettava un allentamento delle tensioni, non un inasprimento. La percezione è che, invece di premiare la cooperazione, le potenze europee abbiano alzato la posta, un fatto che potrebbe minare la fiducia reciproca e complicare i futuri negoziati.
In conclusione, la posizione di Eslami riflette una complessa dinamica internazionale. L'Iran, pur riconoscendo l'importanza del dialogo con l'AIEA, osserva con attenzione le risposte delle potenze occidentali. La sua dichiarazione a Vienna mette in luce la fragilità della fiducia in questo contesto e sottolinea come ogni passo avanti diplomatico debba essere accompagnato da un costante e attento monitoraggio delle risposte politiche, che in questo caso sembrano non andare nella direzione sperata.
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