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Venezuela e mondo arabo: alleati per un ordine multipolare

  • 14 set
  • Tempo di lettura: 3 min

Maddalena Celano (Assadakah News) - Nel panorama delle relazioni internazionali, l'immagine del Venezuela è stata spesso associata a una nazione isolata, stretta nella morsa di sanzioni economiche e pressioni diplomatiche. Tuttavia, un'analisi più profonda rivela che la nazione bolivariana non è sola nella sua resistenza. La sua battaglia per la sovranità e contro le ingerenze esterne ha trovato un'eco significativa e una solidarietà crescente in un'area del mondo apparentemente distante: il mondo arabo. Questa alleanza, basata su principi di non interferenza e autodeterminazione, rappresenta una delle manifestazioni più chiare del nascente ordine globale multipolare.


Le Sfide di Caracas: Sanzioni e Minacce


Negli ultimi anni, il Venezuela ha affrontato una serie di minacce che hanno messo a dura prova la sua stabilità economica e politica. Le severe sanzioni unilaterali imposte principalmente dagli Stati Uniti e dai suoi alleati hanno bloccato il suo accesso ai mercati internazionali, compromesso l'industria petrolifera (la principale fonte di reddito) e ostacolato l'importazione di beni essenziali, inclusi cibo e medicine. Queste misure, spesso definite da Caracas come una "guerra economica," hanno avuto un impatto devastante sulla popolazione. Parallelamente, il Paese ha dovuto respingere tentativi di destabilizzazione politica e ingerenze dirette nei suoi affari interni, che hanno alimentato un clima di tensione e incertezza.

Questa pressione concertata si inserisce in una più ampia strategia volta a mantenere un ordine globale unipolar, in cui una singola superpotenza detiene il predominio politico, economico e militare. La resistenza del Venezuela a questa egemonia lo ha reso un bersaglio e, al contempo, un simbolo di autodeterminazione per altre nazioni che aspirano a un ordine più equo.


La solidarietà oltre l'Atlantico: Un legame geopolitico



Nonostante la distanza geografica, il legame tra il Venezuela e il mondo arabo è forte e profondo. Esso non si basa solo su interessi commerciali, ma su una visione geopolitica condivisa. Molti Paesi arabi, in particolare quelli che hanno subito o subiscono sanzioni (come la Siria) o che si oppongono all'unilateralismo occidentale (come l'Algeria), vedono nel caso venezuelano un riflesso delle proprie lotte.


La solidarietà si manifesta in diversi modi:

* Sostegno Diplomatico: Nazioni come la Siria, il Libano e l'Algeria hanno costantemente espresso il loro sostegno al governo venezuelano in forum internazionali come le Nazioni Unite, opponendosi alle risoluzioni che condannano o sanzionano Caracas.

* Cooperazione Economica: Sono stati siglati accordi bilaterali e scambi commerciali per aggirare le sanzioni e creare una rete di commercio alternativa, meno dipendente dal sistema finanziario occidentale.

* Adesione a un Fronte Comune: Venezuela e diversi Paesi arabi sono membri del Movimento dei Paesi Non Allineati (NAM) e di altre organizzazioni che promuovono la sovranità nazionale, la non ingerenza e il diritto di ogni nazione di scegliere il proprio destino senza pressioni esterne.

Questa rete di sostegno dimostra che il Venezuela non è un caso isolato, ma parte di un più ampio movimento di Paesi che rifiutano di conformarsi alle logiche di un mondo unipolare.


Verso un Mondo Multipolare: Il Nuovo Equilibrio Globale


La convergenza di interessi tra il Venezuela e il mondo arabo è un chiaro segnale che l'era del dominio di un'unica potenza sta volgendo al termine. Il concetto di mondo multipolare si basa sull'idea che il potere e l'influenza globale non risiedano in un solo polo, ma siano distribuiti tra diverse nazioni e blocchi regionali. In questo nuovo ordine, il diritto internazionale, la sovranità degli Stati e la cooperazione tra Paesi in via di sviluppo diventano i pilastri fondamentali.

Il Venezuela, con il sostegno dei suoi alleati arabi e di altre nazioni del "Sud globale," sta dimostrando che è possibile resistere alle pressioni esterne e forgiare un percorso indipendente. Questa solidarietà non è un semplice atto di amicizia, ma una scelta strategica che mira a costruire un futuro in cui le relazioni internazionali siano più equilibrate, giuste e rispettose delle diversità culturali e politiche.

La lotta del Venezuela non è solo per la sua sopravvivenza, ma per l'affermazione di un modello di convivenza globale alternativo, in cui il dialogo e il rispetto reciproco prevalgono sulla coercizione e l'egemonia. La crescente intesa tra Caracas e il mondo arabo è, in questo senso, una testimonianza vivente della transizione verso un mondo più plurale e, sperabilmente, più pacifico.

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