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Un Viaggio nell'Anima dell'Oman: una serata tra sogno e diplomazia a Roma

  • 13 set
  • Tempo di lettura: 6 min

Aggiornamento: 16 set

In prima fila: S.E. Nasser Sanhat Alqahtani, Ambasciatore del Kuwait in Italia; Issa Kassissieh, Ambasciatore dello Stato di Palestina presso la Santa Sede; S.E. Vladimir Karapetyan, Ambasciatore della Repubblica di Armenia in Italia;  S.E. Mohamed Khelifi, Ambasciatore della Repubblica Algerina Democratica e Popolare in Italia; S.E. Rajae Naji El Mekkaoui, Ambasciatrice del Marocco presso la Santa Sede
In prima fila: S.E. Nasser Sanhat Alqahtani, Ambasciatore del Kuwait in Italia; Issa Kassissieh, Ambasciatore dello Stato di Palestina presso la Santa Sede; S.E. Vladimir Karapetyan, Ambasciatore della Repubblica di Armenia in Italia; S.E. Mohamed Khelifi, Ambasciatore della Repubblica Algerina Democratica e Popolare in Italia; S.E. Rajae Naji El Mekkaoui, Ambasciatrice del Marocco presso la Santa Sede

Maddalena Celano (Assadakah News) - La sera del 12 settembre 2025, le sale di Palazzo Grazioli a Roma hanno smesso di essere solo un luogo di rappresentanza per trasformarsi in un vero e proprio crocevia di culture. Oltre 120 persone, tra cui un nutrito gruppo di diplomatici e personalità di spicco, si sono riunite per un evento organizzato dall'Associazione di amicizia italo-araba Assadakah. Il titolo della serata, «Oman, un Viaggio nell'Anima di un Sultanato: Bellezza, Tradizioni e Talenti per Avvicinare le Culture», era di per sé una promessa.

L'Oman, Stato arabo dove il passato incontra il futuro in un'armonia unica, si è svelato al pubblico romano in tutta la sua autenticità: un paese dai paesaggi mozzafiato, che passano dal deserto dorato alle coste cristalline, e da una società multiculturale che rifugge l'eccesso per abbracciare l'essenziale. A dare il via a questo viaggio è stato un video curato dal giornalista Mohamed Yossef, che ha introdotto l'ospite d'onore della serata.

L'Ambasciatore omanita S.A. Sayyid Nazar Aljulanda Majid Al-Said ha raccontato la storia di un legame duraturo con l'Italia, iniziato con l'apertura delle relazioni diplomatiche nel 1972. Con una voce pacata e autorevole, ha sottolineato come la collaborazione tra i due Paesi si sia evoluta, toccando non solo la cultura e l'archeologia, ma anche il turismo, la difesa e il settore digitale. Con un sorriso soddisfatto, l'Ambasciatore ha rivelato un dato significativo: l'interscambio commerciale ha raggiunto i 750 milioni di euro tra il 2024 e il 2025, con l'ambizione di raddoppiare questa cifra.


La diplomazia al femminile: l'Oman come "voce per la saggezza"

Il Giornalista Talal Khrais, S.E. Asmahan Abdul Hamid Al Toqi, Ambasciatrice dello Yemen e Decano degli Ambasciatori Arabi, S.E. Enas Sayed Makkawi, capo della missione della Lega degli Stati Arabi a Roma e la Scrittrice Patrizia Boi
Il Giornalista Talal Khrais, S.E. Asmahan Abdul Hamid Al Toqi, Ambasciatrice dello Yemen e Decano degli Ambasciatori Arabi, S.E. Enas Sayed Makkawi, capo della missione della Lega degli Stati Arabi a Roma e la Scrittrice Patrizia Boi

Il ruolo della cultura come ponte tra i popoli è stato il filo conduttore degli interventi successivi, tenuti da due autorevoli ambasciatrici. S.E. Asmahan Abdul Hamid Al Toqi, Ambasciatrice dello Yemen e Decano degli Ambasciatori Arabi, ha descritto l'Oman come un vero e proprio «ponte per la comunicazione culturale tra i popoli». L'Oman, ha spiegato, è una «voce per la saggezza», un paese che pone l'unità e il benessere collettivo al di sopra di ogni interesse personale. Rifiutando qualsiasi estremismo, l'Oman investe sull'uomo e sul dialogo, dimostrando una capacità unica di pesare ogni parola e ogni relazione.

Talal Khrais, Patrizia Boi e S.E. Al-Toqi
Talal Khrais, Patrizia Boi e S.E. Al-Toqi

Questa saggezza è stata ribadita da S.E. Enas Sayed Makkawi, capo della missione della Lega degli Stati Arabi a Roma. Ha descritto l'Oman come un mediatore affidabile, con un approccio che ricorda il detto "tra i due litiganti il terzo gode". In questo caso, il terzo non trae un vantaggio personale, ma usa la sua saggezza per portare pace, tolleranza ed equilibrio. Un ruolo che rende il Sultanato un attore chiave nel Consiglio del Golfo e un fermo sostenitore della causa palestinese, valori radicati nel concetto di fratellanza e apertura.

S.E. Enas Sayed Makkawi, capo della missione della Lega degli Stati Arabi a Roma con la Scrittrice Patrizia Boi
S.E. Enas Sayed Makkawi, capo della missione della Lega degli Stati Arabi a Roma con la Scrittrice Patrizia Boi

Entrambe le diplomatiche hanno inoltre sottolineato la diversità culturale dell'Oman, un paese arricchito da minoranze baluci e africane e da un mosaico di lingue che include l'arabo, il balochi, l'urdu e l'inglese.


La favola del dhow che naviga tra le stelle


S.E. Al-Toqui e (in piedi) S.E. Enas Sayed Makkawi con la Scrittrice Patrizia Boi
S.E. Al-Toqui e (in piedi) S.E. Enas Sayed Makkawi con la Scrittrice Patrizia Boi

La serata ha raggiunto il suo apice poetico con l'intervento di Patrizia Boi, scrittrice e ingegnere. Autrice di una rubrica culturale che è stata trasformata in un libro, Patrizia Boi ha spiegato che la sua missione è quella di usare la bellezza per svelare la vera anima dei Paesi arabi, spesso ridotti a luoghi di conflitto.

Il suo intervento ha preso la forma di una fiaba, «Il Porto delle Stelle di Sur e il Dhow tra le Stelle». Ha raccontato l'identità omanita attraverso i simboli del dhow di Sur, del deserto di Wahiba Sands e dell'incenso di Dhofar. La fiaba non era solo una storia, ma una potente metafora. La figura di un dhow capace di solcare il cielo tra le stelle rappresenta la capacità di trasformazione interiore di ogni eroe nel suo viaggio. L'impossibile, ha detto, può diventare reale se si ha il coraggio di sperare, osare e sognare. Questo messaggio di speranza si traduce nel sogno più grande di tutti: la pace tra i popoli.

"Tracce", il progetto omanita alla Mostra di Architettura di Venezia
"Tracce", il progetto omanita alla Mostra di Architettura di Venezia

Un altro elemento chiave del suo discorso è stato il concetto di «sabhah», il luogo di ritrovo comunitario che incarna l'ospitalità omanita, un'idea così centrale da essere stata esposta alla Biennale di Architettura di Venezia dalla curatrice Majeda Alhinai.


Un ponte tra culture e amicizia

Sua Altezza Sayyid Nazar Aljulanda Majid Al-Said con Patrizia Boi e Marwa Al-Khayal
Sua Altezza Sayyid Nazar Aljulanda Majid Al-Said con Patrizia Boi e Marwa Al-Khayal

La serata si è conclusa con due gesti carichi di significato. L'Associazione Assadakah ha donato una targa, simbolo dell'amicizia, all'ambasciatore omanita, mentre Patrizia Boi ha regalato una copia dei suoi libri ai tre ambasciatori presenti. Un gesto che ha suggellato il profondo legame tra cultura e diplomazia, trasformando un evento formale in un'occasione di vera connessione umana.

L'importanza dell'incontro è stata confermata dalla lista dei numerosi e illustri partecipanti, a testimonianza della rilevanza dell'Oman a livello internazionale.


I protagonisti dell'evento

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Tra gli illustri ospiti erano presenti:

  • S.E. Nasser Sanhat Alqahtani, Ambasciatore del Kuwait in Italia.

  • S.E. Mohamed Khelifi, Ambasciatore della Repubblica Algerina Democratica e Popolare in Italia.

  • S.E. Vladimir Karapetyan, Ambasciatore della Repubblica di Armenia in Italia.

  • S.E. Rajae Naji El Mekkaoui, Ambasciatrice del Marocco presso la Santa Sede, insieme al Ministro Consigliere Sanaa Kourkmadi.

  • Issa Kassissieh, Ambasciatore dello Stato di Palestina presso la Santa Sede.

  • Nidal Talal Mohammad Al Sharairi, vice capo missione della Giordania.

  • Noora Al Najjar, Consigliere dell'Ambasciata del Qatar.

  • Toufic Matta, Incaricato d'Affari del Libano, e Mary Fahim e Norma Abdo per le relazioni e gli affari ambientali presso la Santa Sede.

  • Talal Faisal Yaqoob Al Hamar, Vice Ambasciatore del Bahrain.

  • Mohamed Talba, Primo Consigliere presso l'Ambasciata della Mauritania.

In rappresentanza del mondo della cultura e dell'arte, hanno partecipato:

  • Dottor Seyed Majid Emami, Direttore dell'Istituto culturale della Repubblica Islamica dell'Iran.

  • Eileen Muriel Tasca, responsabile della casa di produzione cinematografica Alien Films.

  • Lo stilista palestinese Jamal Taslaq e la sua casa di moda La Nuova Maison.

  • Gli editori Claudia Bisceglia (Casa Editrice dei Merangoli) e Livia Bidoli (Gothic Network).

  • Carlo Palumbo, Vicepresidente di WAI.

  • Carlos Hadzovic, Presidente dell'Associazione Romanì “Amal” (che, come Assadakah, significa "Amicizia").


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1 commento


Membro sconosciuto
14 set

Grazie Eva

M.Masciullo

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