Assadakah Baghdad – Secondo rivelazioni di fonti locali, nella provincia di Diyala, parte orientale del Paese, è stato intercettato un massiccio carico di armi tecnologicamente avanzate, di fabbricazione americana, destinate al gruppo terroristico Daesh in Iraq.
In dichiarazioni rilasciate all’agenzia di stampa irachena Al-Maluma, le fonti hanno rivelato che negli ultimi mesi, in quella provincia è aumentata l’attività del gruppo Daesh, soprattutto nelle zone di Hamrin e Hawi al-Azim, e le autorità governative sono intensamente impegnate nella lotta per localizzare i percorsi attraverso i quali queste armi entrano in Iraq.
Il Movimento di resistenza islamica dell’Iraq (Kataeb Hezbollah) avverte che il gruppo terroristico Daesh sta cercando di infiltrarsi nel Paese con il sostegno militare degli Stati Uniti. Ci sarebbero diverse segnalazioni che rivelano un nuovo piano di Washington per rinnovare la struttura di Daesh e giustificare così la permanenza delle truppe americane nell’area, con il pretesto di combattere gli estremisti. A testimonianza di ciò, pare che le truppe statunitensi che occupavano la base di Ain al-Asad in Iraq abbiano impedito un attacco delle forze popolari irachene contro i terroristi del Daesh sul confine siriano. La fonte ha precisato che l’operazione antiterrorismo, rinviata dopo l’avvertimento Usa, doveva svolgersi nella regione di Wadi Hauran, a breve distanza dal confine siriano, dove operano alcuni residui del gruppo terroristico Daesh.
Il comando iracheno delle operazioni congiunte ha incaricato le unità di mobilitazione popolare di un’operazione di pulizia contro i resti di Daesh a Wadi Hauran. E Al-Hashad Al-Shabi si è preparato all’offensiva, schierando sabato molti rinforzi e armi pesanti nelle aree desertiche circostanti.
Tuttavia il comando iracheno non aveva fatto i conti con la protezione delle forze USA ai gruppi terroristi che, in modo occulto, agiscono sotto la protezione di Washington in Iraq.