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Iraq-Siria - Progetto da 10 miliardi di dollari

  • 28 apr
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 29 apr

Assadakah News - Iraq e Siria sulla via della cooperazione per lo sviluppo comune, con un importante passo avanti che riguarda il vitale settore petrolifero: la ripresa operativa dell’importantissimo oleodotto Kirkuk-Baniyas, che attraversa la Siria per collegare l’Iraq alla costa del Mediterraneo.

L’iniziativa, sotto la supervisione del premier iracheno Mohammed Shia Al-Sudani, rientra nel progetto di sviluppo di Baghdad, per rafforzare i legami regionali e rilanciare una delle fondamentali vie per l’esportazione di greggio.

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Hamid Al-Shatri, direttore dell’intelligence di Baghdad, è stato incaricato dall’ufficio del primo ministro di guidare la delegazione, formata da funzionari delle autorità di frontiera, del ministero dell’Interno, del Commercio e naturalmente del Petrolio.

All’incontro, avvenuto il 27 aprile ma reso noto oggi, sono state discusse anche le inerenti questioni di sicurezza nazionale e del reciproco confine, condizione fondamentale per procedere alla fase operativa.

Pro e contro

L’oleodotto Kirkuk-Baniyas è stato uno dei primi collegamenti per il commercio di petrolio fra Medi Oriente ed Europa, realizzato nel 1952, lungo circa 800 km, con una capacità di flusso di 300mila barili al giorno. Il suo utilizzo è stato interrotto dal 1982, da Saddam Hussein, a causa della pericolosa vicinanza fra Iran e Siria, poi venne danneggiato nel 2003 durante l’operazione Desert Storm. Dopo la caduta di Saddam Hussein, nel 2007 la società russa Gazprom aveva ottenuto il contratto per riparazioni e riutilizzo, ma gli accordi furono annullati nel 2009.

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Attualmente, dopo tanti anni, le condotte e gli apparati tecnici costituiscono un investimento di notevoli proporzioni, ma indubbiamente è una priorità per l’intera Regione, dopo che sono stati sospesi i collegamenti con il terminal di Ceyhan, in Turchia, punto di esportazione in particolare del petrolio del Kurdistan iracheno. Inoltre, il fondamentale terminal di Al-Bashra (Bassora) è attualmente sottoposto a diversi lavori di ristrutturazione e recupero, e non è nel pieno della funzionalità.

10 miliardi di dollari

Indubbiamente, l’oleodotto Kirkuk-Baniyas offre all’Iraq un importante sbocco sul Mediterraneo, ma le difficoltà tecniche non sono di poco conto, fra cui il deterioramento delle infrastrutture, causato in gran parte da sabotaggi e dal contrabbando. In numeri, circa 10 miliardi di dollari, per una rete infrastrutturale che in sostanza è in maggior parte da ricostruire con nuove tecniche, soluzioni operative e funzionali, dal momento che di fatto è vecchia di oltre vent’anni.

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