Italia-Mauritania - Insieme per sicurezza e sviluppo sostenibile
- Roberto Roggero
- 9 ore fa
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Assadakah News - La stampa italiana ed europea ha mancato di evidenziare quello che è un accordo di alto valore strategico e culturale, concluso fra Italia e Mauritania lo scorso giugno. Un accordo siglato a Nizza dalla ministra per l’Ambiente e lo Sviluppo Sostenibile della Mauritania, Messouda Baham Mohamed Laghdaf, e dal sottosegretario per Ambiente e Sicurezza Energetica Claudio Barbaro, finalizzato alla cooperazione bilaterale per il rafforzamento della protezione ambientale e dello sviluppo sostenibile, nel quadro dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e delle Convenzioni su Clima, Biodiversità e Desertificazione, il primo protocollo bilaterale tra Italia e Mauritania dedicato all’ambiente.
“L’intesa - ha dichiarato Barbaro - è un concreto strumento operativo per avviare progetti ad alto impatto su ambiente, territori e comunità locali, in un Paese strategico come la Mauritania, inserita fra i componenti fondamentali del Piano Mattei. Dopo gli accordi con Kenya e in vista di quelli con Tunisia e altri Paesi del Maghreb, rafforziamo il ruolo dell’Italia nella regione del Sahel”. Il protocollo include anche azioni su energie rinnovabili ed efficienza energetica, ambiti in cui l’Italia è già impegnata attraverso il finanziamento dell’iniziativa Energy for Growth in Africa, promossa nel 2024 sotto la Presidenza italiana del G7. “Con il Fondo Italiano per il Clima - ha concluso Barbaro - l’Italia ha destinato 4,4 miliardi di euro a sostegno di progetti nei Paesi in via di sviluppo, di cui il 70% rivolto all’Africa. Un impegno concreto per una cooperazione sostenibile e duratura”.

Allo stesso modo, l’informazione ufficiale ha trascurato un altro evento di grande valore: il Ministero degli Affari Esteri italiano ha ospitato a Roma un evento multimediale, organizzato dall’Istituto Interregionale per la ricerca sul crimine e la giustizia delle Nazioni Unite (UNICRI). UN evento che vuole fare progredire la cooperazione bilaterale con la Mauritania nell’ambito dell’Agenda Donne, Pace e Sicurezza (WPS), concepito come una piattaforma per identificare aree strategiche di comune interesse. L’evento ha riunito i rappresentanti del ministero degli Esteri e una delegazione mauritana composta da autorità nazionali ed esponenti della società civile impegnati in politiche e iniziative legate al WPS.
L’evento è stato organizzato nell’ambito del più ampio progetto Strengthening the Women, Peace, and Security Agenda in Italy and Mauritania: Sharing Good Practices and Building Strategic Partnerships lanciato dall’UNICRI alla fine del 2024 con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri italiano.
Nonostante la stabilità, la Mauritania affronta continui rischi di radicalizzazione a causa di sfide socio-economiche e ambientali, come la disoccupazione giovanile, la disuguaglianza di genere e la vulnerabilità agli effetti del cambiamento climatico. In questo delicato contesto, le donne svolgono un ruolo fondamentale negli sforzi per la pace e la sicurezza. Il Paese ha fatto progressi nel promuovere la partecipazione femminile alla prevenzione dell’estremismo violento, grazie all’impegno attivo della società civile e alle iniziative che rispondono alle esigenze di genere. Ciononostante, una maggiore cooperazione internazionale e un sostegno politico sono essenziali per sostenere tali progressi.
Fra i principali argomenti discussi, le priorità dell’Italia per l’agenda WPS e le strategie di cooperazione nel Sahel; le prospettive regionali dalla Plateforme des Femmes du Sahel; le istituzioni per i diritti umani, il Ministero della Gioventù e gli organismi nazionali PVE; la società civile sulle buone pratiche e sulle sfide ancora in corso; le consultazioni dell’UNICRI in Mauritania e raccomandazioni per sostenere gli sforzi di costruzione della pace inclusiva e sostenibile in Mauritania e nella regione del Sahel.
Il progetto mira a creare un quadro strategico per il raggiungimento degli obiettivi WPS che si basi sulle necessità concrete e che sia inclusivo e specifico per il contesto. L’evento di Roma è una pietra miliare in questo processo, che pone le basi per una cooperazione più profonda e per società più resilienti.
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