top of page

Libano – Bassa affluenza alle urne

Talal Khrais - L'affluenza alle urne per il rinnovo del parlamento libanese è stato basso, pari al 41,4%, stando a quanto riferito. Erano circa 3,9 milioni gli elettori chiamati ai seggi per scegliere i propri rappresentanti tra 718 candidati di 103 liste, un dato in aumento rispetto ai 597 candidati e alle 77 liste delle elezioni del 2018, quando l'affluenza alle urne era stata pari al 48,68%.

Il calo dell'affluenza è dovuto soprattutto al mancato aggiornamento della lista degli elettori registrati e al fatto che negli ultimi anni tanti libanesi hanno lasciato il Paese, a causa della grave crisi socio-economica in cui versa dal 2019, aggravata poi dall'esplosione al porto di Beirut del 2020 e dalla pandemia di Covid-19. Quindi un calo di affluenza in particolare nelle regioni a maggioranza sunnita, dovuto in questo caso alla decisione dell'ex premier Saad Hariri di ritirarsi dalla corsa e al suo appello a boicottare il voto. Il tasso di affluenza più alto è stato registrato nel distretto a maggioranza cristiana di Keserwan.

A Tripoli, nella parte più povera del Paese, diversi seggi elettorali erano senza elettricità e gli elettori in diversi casi hanno dovuto usare la luce dei loro telefoni per verificare nomi e liste prima di imbucare la scheda. Dall'inizio del tracollo economico, decine di migliaia di persone hanno perso il lavoro, la lira libanese ha perso più del 90% del suo valore e molti hanno lasciato il Paese in cerca di opportunità all'estero. Tre quarti dei 4 milioni di persone vivono in povertà. La Banca Mondiale ha definito il crollo del Libano uno dei peggiori al mondo degli ultimi 150 anni.

Secondo alcuni primi dati relativi alle elezioni politiche libanesi, il prossimo Parlamento del 'Paese dei cedri' potrebbe tornare a essere fortemente polarizzato, con due blocchi, come accadde nel 2009. Hezbollah e alleati hanno conservato loro seggi ma hanno perso voti. Unico dato certo un avanzamento delle Forze Libanese guidate da Samir Geagea sembra avere 20 seggi rispetto al 2018 13 seggi. La prima lettura vede la società civile per la prima volta ottiene 7 seggi.

Come già detto sempre secondo i primi risultati delle elezioni mostrano che il Partito Hezbollah e Movimento Amal e alleati avrebbero conservato loro seggi ma hanno perso voti se prendiamo in considerazione la bassa affluenza alle urne nel loro roccaforti. Il gruppo sciita manterrà come sembra, i 27 seggi loro assegnati.

Gli indipendenti, della società civile, quelli del movimento di protesta del 2019, hanno ottenuto guadagnato consenti rimuovendo dal parlamento politici di lunga data come il leader druso Talal Erslam da 30 anni deputato.

bottom of page