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Libano – Terra di culto nell’unione della diversità

Camile Eid - Grande festa in Libano (ma anche a Maaloula, Saydnaya e altre località della Siria) per la festa di Santa Tecla, Mart Taqla مارت تقلا. Sono numerose le chiese dedicate a questa protomartire che rappresenta il corrispettivo femminile di S. Stefano: una cinquantina in un piccolo Paese come il Libano! Sono principalmente maronite, greco-cattoliche e greco-ortodosse e quasi tutte organizzano, alla vigilia della festa, sagre popolari. Cerco di dividerle, come al solito, per distretto. Metn: Sadd al-Bouchrieh, Jall el-Dib, Mrouj, Kornet Chehouan, al-Masqa, Beqnaya, Zabbougha, Ain el-Sindiane, Fraike, Bteghrin, Chouaya. Baabda: Hazmieh (dove sorge il quartiere di Mart Taqla), Wadi Chahrour (monastero e chiesa), Kfarselwan (2), Kfarshima, Bmariam, Bitshay, Hasbaya el-Metn. Aley: Reshmaya, Daqqoun, Rouaissat Majdlaya. Chouf: Kfarqatra, Dfoun, Rouaissat. Kesruan; Bouar, Kfardebian. Byblos: Chamat, Chikhane, Braij. Batroun: Chekka, Smar Jbeil, Beit Kassab. Sidone: Chqadif. Koura: Aaba, Kfarsaroun. Jezzine: Rimat, Qaitoule, Bkassine (3 giorni di sagra), Wadi el-Laimoun. Zahle: Zahle città (quartiere di Mart Taqla), Terbol. Baalbek: Ain el-Jaouze (monastero greco-cattolico e chiesa). Beqaa ovest: Saghbine (monastero greco-cattolico).

Santa Tecla ha un collegamento con la mia città d'adozione. Dove oggi sorge il Duomo di Milano era stata costruita nel 350 una basilica paleocristiana consacrata proprio a S.Tecla, detta anche Basilica maior, demolita nel 1461 per poter permettere la costruzione del Duomo.

Aggiungo che Tecla (trascritto Takla) è un cognome portato da molte eminenti personalità libanesi. Cito a titolo d'esempio i fratelli Selim e Béchara Takla, fondatori in Egitto nel 1875 del famoso quotidiano al-Ahram, le Piramidi.

Avevo evitato finora di includere nella serie i luoghi di culto dedicati alla Madonna per un motivo semplice: sono centinaia in Libano (ho contato 560 tra chiese e santuari, ma il numero potrebbe aumentare), ossia circa un quarto del totale. Maria viene invocata con i titoli più vari, noti ovunque nel mondo: Nostra Signora del Buon Soccorso, dell'Annunciazione, dell'Assunzione, della Salvezza, del Rosario, di Lourdes, del Carmelo, degli Angeli... Ma l'elenco di arricchisce in Libano con titoli di ogni genere: N.S. del prato, del mare, del bosco, della fattoria, della luce, della fontana, della collina, della valle, della torre, del vento, della spiga di grano... da rendere difficile ogni censimento generale. Mi limito perciò oggi a elencare le chiese consacrate all'Immacolata Concezione الحبل بلادنس procedendo da nord a sud. Akkar: chiesa di Qobayyat-Zouk;

Byblos: Adonis; Kesruan: un convento delle suore italiane dell'Immacolata di Ivrea, fondato nel 1954 a Ghebale, una chiesa a Zaaitre e un'altra a Bouar; Beirut: Rmeil-Achrafieh, una chiesa con annessa scuola delle suore della Carità (lazzariste), costruita nel 1927. Baabda: Dlaibe; Jezzine: Aishiye.

Non posso non ricordare che il famoso santuario mariano di Harissa, noto come N.S. del Libano, è nato nel 1904 proprio per celebrare il cinquantesimo anniversario della proclamazione del dogma dell'Immacolata Concezione, e ciò su proposta dell'allora patriarca maronita Elias Hoyek e del delegato apostolico Charles Duval.

La gigantesca statua prende a modello l’immagine della Vergine apparsa a Caterina Labouré. L’artista francese Durenne la confezionò in dodici pezzi il cui peso totale ammontava a 14 tonnellate. Nel 1906 fu trasportata a Harissa e posta su un piedistallo a spirale composto da un centinaio di gradini. La statua, che troneggia da una collina alta 600 metri, con le braccia aperte e rivolta verso il mare, è il principale luogo di pellegrinaggio mariano del Paese.

Le Chiese orientali celebrano la festa di S. Teresa del Bambin Gesù, veneratissima in Libano con il nome di Teresia تيريزاالطفل يسوع. Vedo di indicare i diversi luoghi di culto della santa di Lisieux (spesso con annessa scuola, ospedale o convento delle suore maronite di S. Teresa) divisi per distretto. Kesruan: Sehaile (convento del 1927 e scuola), Ajaltoun (ospedale), Jourit el-Termos, Qleyate, Ibre. Baabda: Furn el-Chebbak, Fayadieh, Falougha, Hadath (ospedale). Metn: Mansouriye, Ain el-Sindiane (greco-cattolica). Aley: Aley (convento). Byblos: Tourzaya. Zahle: Zahle (due chiese, una siro-cattolica, un'altra caldea) Koura: Amioun, Dar Beeshtar.

Bsharré: Hadshit. Akkar: Chadra (greco-cattolica). Baalbek: Ain al-Naanaa. Hermel: al-Qaa.

Si celebrano anche i tre arcangeli. Non torno di nuovo su S. Michele, già trattato ampiamente, che conta decine di chiese in Libano. A S. Gabriele sono dedicate tre luoghi di culto: a Beirut (quartiere di Mazraa, chiesa greco-ortodossa dei SS. Elia e Gabriele); a Tannourine (Batroun) e ad al-Douq (insieme a S. Michele). A S. Raffaele sono dedicati due luoghi: la Cattedrale caldea di Baabda-Brasilia e un monastero a Bkassin (Jezzine). Ma non è finita. Il Sinassario maronita celebra oggi la memoria di S. Ciriaco (Kyriakos) eremita, chiamato in siriaco Rouhana, che non va confuso con il patrono di Ancona. Mar Rouhana مارروحانا الناسك أو المرتل ha diversi luoghi di culto in Libano. Più precisamente: Metn: Qnaitra. Kesruan: al-Bqaia-Aramoun (antico monastero), Jdeidit Ghazir (altro monastero). Byblos: Ain Kfaa. Zghorta: Bnashai, Aintourine e Ijbea.





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