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Libia - Attenzione alla questione economica


Franco Abdelkader Omeich - Non si è smossa di molto, ed è rimasta comunque molto variabile, la situazione economico-finanziaria in Libia nel corso del 2022, in particolare a causa delle rivalità interne che ostacolano la produzione di petrolio. Secondo i calcoli della Banca Mondiale, sarebbe anzi avvenuta una contrazione dell’1.2%, con un sensibile problema di disoccupazione. Sono stati comunque registrati aumenti nelle entrate fiscali, pari al 16%, ovviamente legate in ogni caso al settore petrolifero per oltre il 95%. Ciò che preoccupa, sempre secondo la Banca Mondiale, è naturalmente la stabilità politica, che rimane una priorità assoluta in quanto se si raggiungesse, ne trarrebbero beneficio non solo la Libia, ma anche doversi altri Paesi, confinanti e non, vista la posizione geostrategica fondamentale.

Le riserve del sottosuolo fanno della Libia uno dei primi dieci Paesi principali, con circa il 3% delle fonti comprovate nel mondo, con oltre il 70% delle esportazioni verso l’Europa, in primis Italia, Germania e Spagna, ma a causa dell’instabilità, la produzione è stata inferiore alla capacità. La Banca Mondiale ha poi evidenziato la questione del debito pubblico, attualmente oltre la soglia del 125% delle entrate. Ne 2023 la spesa corrente è aumentato, come riporta il quotidiano locale Al Wasat, anche a causa della legge sulla unificazione degli stipendi introdotta nel novembre scorso.

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