LIBIA: inaugurato il Centro di Formazione Specializzata del Dipartimento della Guardia di Frontiera
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Paola Angelini (Assadakah News)

Tripoli ha ospitato l'inaugurazione del Centro di Formazione Specializzata del Dipartimento della Guardia di Frontiera, alla presenza del Ministro dell'Interno ad interim, Maggior Generale Emad Mustafa Al-Trabulsi, insieme al Capo della Missione dell'Unione Europea in Libia, Nicola Orlando, il Capo della Missione dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (IOM), il Capo della Missione Tecnica per la Gestione delle Frontiere di EUBAM, numerosi ufficiali e funzionari del Ministero dell'Interno e del Dipartimento.
Il Ministro Emad Al-Trabulsi ha sottolineato che l'istituzione del Centro è il risultato della cooperazione esistente tra il Ministero dell'Interno, la Missione dell'Unione Europea, le organizzazioni internazionali e l'Italia nel campo della sicurezza. In particolare, si interessa della protezione delle frontiere, la lotta contro l'immigrazione illegale e la tratta di esseri umani.
Ha inoltre evidenziato, il Ministro Emad Al-Trabulsi, come questa cooperazione abbia contribuito a trasferire competenze, in materia di sicurezza, e a sviluppare le capacità del personale del Dipartimento nella gestione integrata delle frontiere.
E. Al-Trabulsi ha indicato l'importanza di sostenere il Dipartimento della Guardia di Frontiera con risorse operative e tecniche, poiché, è in prima linea (di difesa) contro le reti di contrabbando e l’immigrazione illegale, evidenziando che l’emigrazione “rappresenta una sfida significativa per la sicurezza, l'economia e la società dello Stato libico”. Il Ministro ha esortato l'Unione Europea ad assumere “una posizione di supporto agli sforzi della Libia per contenere l'immigrazione illegale. […] La soluzione inizia con la protezione dei confini terrestri e del deserto prima di quelli marittimi, la cooperazione con la Libia nel Nord Africa costituisce una necessità strategica per la sicurezza del Mediterraneo”.
Al termine del discorso, il Ministro ha ribadito che la “questione del reinsediamento dei migranti in Libia è del tutto inaccettabile, confermando la disponibilità del Ministero ad intensificare le operazioni di rimpatrio volontario, in coordinamento con le organizzazioni internazionali, a condizione che venga fornito il necessario supporto logistico e finanziario dai partner internazionali”.







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