Ravenna - Voci e musiche dalla Palestina al Ravenna Festival
- 30 apr
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Elisabetta Pamela Petrolati (Assadakah News) - La musica ha svolto un ruolo fondamentale nella costruzione dell’identità collettiva del popolo palestinese, durante la sua lunga tragedia che dura da quasi ottanta anni.
Nella sua XXXVII edizione, il Ravenna Festival opera in collaborazione (dallo scorso anno) con il Festival delle Culture. Promosso dal Comune di Ravenna - unità organizzativa Politiche per l’Immigrazione e la cittadinanza - il Festival delle Culture affronta temi interculturali attraverso vari linguaggi per rafforzare la coesione sociale e migliorare la qualità della convivenza civile, in collaborazione anche con le comunità dei migranti. In questa sinergia il Ravenna Festival ha voluto riflettere sulla possibilità di riscrivere il concetto di coraggio, inteso come forza delle idee, empatia, speranza. In tale contesto concettuale è nata l’idea di una rassegna composta di quattro concerti intitolati Voci e musiche dalla Palestina.
Il primo appunamento è stato il 24 aprile al Teatro Rasi, con Rasha Nahas, giovane vocalist e chitarrista che riflette sul concetto di identità come composito e problematico mosaico senza vincoli stilistici, dalla dimensione cantautorale fino all’elettronica.
La sua musica rappresenta le radici della sua famiglia in un villaggio dell’Alta Galilea, la città di Haufa dove è cresciuta, e Berlino, dove attualmente Rasha abita. Sulla scena è stata accompagnata da Jelmer De Haanasso e Altair Chague alla batteria.

Il Teatro Alighieri ospiterà, invece, dal 23 al 25 maggio, un fine settimana di musica con Kamilya Jubran, i 47Soul e Bashar Murad.
“Nonostante il Festival abbia fin dai suoi primi anni dato ampio spazio alle musiche del mondo mediterraneo, del medio e dell’estremo oriente, era rimasta una importante lacuna: quella della Palestina e del suo sfortunato popolo - ha spiegato Franco Masotti, co-direttore artstico di Ravenna Festival. - Ora è grazie alla partnership con il Festival delle Culture che possiamo proporre la prima rassegna mai realizzata in Italia, e in un momento così tragico, dedicata alla diaspora palestinese. La musica darà voce alla nostalgia per la propria terra”.
Fondato nel 1990 da Cristina Mazzavillani Muti, Ravenna Festival si è sempre caratterizzato per un programma che include tutti i linguaggi artistici, dalla musica sinfonica a quella da camera, dall’opera al teatro, dalla danza al musical, dal jazz alla musica etnica. Con il passare degli anni ha ancor di più sviluppato le caratteristiche dell’inclusività e dell’attenzione ai popoli che soffrono, donando possibilità espressive di ampio respiro.







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