Talal Khrais - C’era anche l’associazione italo-araba Assadakah fra i partecipanti alla Conferenza internazionale sulla Palestina, per seguire l’importantissimo evento per conto della ambasciata della Repubblica Islamica dell’Iran in Italia a testimonianza dei forti rapporti, ormai ultradecennali, di cooperazione fra Assadakah e Iran.
Fortemente voluta dal Comitato Internazionale per Gerusalemme, la conferenza ha visto riuniti i leader mondiali in rappresentanza di circa 50 Paesi, ma particolarmente importante è il successo nella mobilitazione che l’Iran è riuscito a fare, coinvolgendo Paesi del Golfo Come Arabia Saudita, Bahrain, Qatar, Kuwair e Oman.
Dopo il discorso del ministro degli Esteri iraniano, Hussein Amir Abdollahian, è stato proiettato un un filmato su Gerusalemme occupata e guerre condotte dal 1948 contro i palestinesi, poi il dramma di Gaza e le manifestazioni nel mondo in solidarietà con il popolo palestinese. Vi è stato l’intervento del ministro degli Esteri della Siria, Faisal Meqdad, il quale ha ricordato che anche la Siria è assediata, e sottoposta a sanzioni che uccidono ogni giorno centinaia di persone.
L'accusa del presidente Raisi
In seguito vi è stato l’intervento del presidente Ibrahim Raisi, il quale ha apertamente condannato il genocidio perpetrato da Israele con la complicità di Stati Uniti e Gran Bretagna, che hanno già causato oltre 20mila morti, di cui oltre ottomila bambini, e più di 53mila feriti, oltre a un numero imprecisato di sfollati. E l'ONU non è in grado di fare nulla perché gli Stati Uniti minacciano con il loro veto.
La conferenza ha evidenziato, oltre alla drammaticità della situazione, quelli che potrebbero essere gli scenari, alla luce delle conseguenze di questa guerra, e la proposta di redigere un ufficiale atto di accusa per crimini di guerra contro Israele.
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