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Tunisia - Conclusa la 39esima Fiera del Libro


Elisabetta Pamela Petrolati (Assadakah News) - Si è conclusa nei giorni scorsi la 39esima edizione della Fiera del Libro svoltasi al Centro Espositivo del Kram. La manifestazione, conclusasi il 4 maggio e che ha avuto come slogan “Leggere per costruire”, ha visto la partecipazione di 313 espositori, di cui 107 tunisini e 166 stranieri, in rappresentanza di 29 Paesi. La Fiera ha presentato oltre 110mila titoli e ha coinvolto 30 istituzioni pubbliche. Ospite d’onore è stata la Cina, a testimonianza della volontà tunisina di rafforzare la cooperazione culturale e lo scambio di esperienze con il Paese asiatico nei settori dell’editoria, della traduzione e della creazione letteraria.

L’Italia ha partecipato con tre eventi che si sono snodati tra intelligenza artificiale, letteratura e teatro di figura.

Per quanto riguarda il tema dell’intelligenza artificiale, l’autrice Valentina Federici ha partecipato a una tavola rotonda dedicata all’AI e al suo impatto sulla scrittura creativa, proponendo una riflessione a partire dal progetto editoriale “Viaggio oltre l’ignoto”. In questo esperimento narrativo, curato da Pierdomenico Baccalario, Marco Magnone e Davide Morosinotto, sono stati sviluppati due racconti a partire dalla stessa traccia: uno scritto da Federici, l’altro elaborato da una combinazione di modelli di intelligenza artificiale. Sono state, dunque, formulate domande di riflessione a partire da questa esperienza: cosa resta della scrittura umana di fronte a sistemi che apprendono da testi preesistenti? Come cambia il concetto di diritto d’autore in un contesto dominato dal “fair use”? E ancora: quale ruolo gioca la trasparenza nel rapporto tra autore, editore e lettore?


Il secondo evento ha riguardato la presentazione del libro Calvino a Tunisi, frutto di un ampio progetto culturale promosso dall’Istituto Italiano di Cultura in occasione del Centenario della nascita di Italo Calvino, lo scrittore italiano più tradotto e letto nel mondo arabo. Il volume è stato presentato dalla curatrice del progetto, Chiara Comito, insieme alla scrittrice tunisina Amira Ghenim, all’illustratrice Sonia Bensalem e all’italianista Mario Sei dell’Università La Manouba. Il libro include contributi scritti e visivi che testimoniano un dialogo interculturale fertile e paritario tra le due sponde del Mediterraneo.

L’ultmo appuntamento ha riguardato il teatro di figura, con il burattinaio e scultore Valerio Saccà che ha portato in scena Meneghino, maschera iconica milanese. Gli spettacoli di Saccà hanno girato l’Italia, la Francia, il Belgio, gli Emirati Arabi Uniti e il Messico.

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