Vaticano - Eletto il nuovo Papa
- Roberto Roggero
- 7 ore fa
- Tempo di lettura: 2 min
Assadakah News - Fumata bianca dal conclave, l’attesa è finita. il 267° Papa è Robert Francis Prevost, cardinale vescovo di Albano, con il nome di Leone XIV, eletto alla terza sessione di scrutini, dopo la scomparsa di Francesco avvenuta il 21 aprile scorso.

Poco prima delle 16, infatti, i 133 cardinali avevano raggiunto la Cappella Sistina per procedere con il voto. Al termine del pranzo, si erano recati nella Cappella Paolina per il tradizionale momento di preghiera prima di fare il loro ingresso in Sistina. Qui, nel pomeriggio, la votazione che ha portato alla fumata bianca, dopo le due precedenti fumate nere.
Tra le primissime incombenze, c’è la scelta dei suoi più diretti collaboratori e delle guide dei Dicasteri di Curia, il governo della Chiesa universale: vedere dunque chi confermare o nominare ex novo per i vari settori, dopo che tutti gli incarichi – a partire da quello del segretario di Stato, e salvo pochissimi – sono scaduti con la morte di Papa Francesco.
Un’altra decisione da prendere sarà se confermare il viaggio che Bergoglio avrebbe dovuto fare in Turchia prima della fine del mese per l’anniversario del Concilio di Nicea: un appuntamento importantissimo sul piano ecumenico, per cui il patriarca di Costantinopoli Bartolomeo aveva sempre dato per certa la presenza di Francesco, poi tramontata per la malattia. Il viaggio è stato comunque preparato, e il nuovo Papa dovrà solo decidere se andare personalmente, come primo viaggio del pontificato, o se inviare un suo delegato.
Tra gli altri appuntamenti da fissare, quelli riguardanti le canonizzazioni che sono state sospese, prima fra tutte quella di Carlo Acutis, il santo millennial “patrono del web”, che doveva avvenire il 27 aprile in occasione del Giubileo degli adolescenti. Alle viste c’è anche quella di Pier Giorgio Frassati il 3 agosto, al termine del Giubileo dei giovani, altro grande e attesissimo evento giubilare. Da fissare poi quelle – da Bartolo Longo, fondatore del Santuario di Pompei, a José Gregorio Hernández, il “medico del popolo” che sarà il primo santo venezuelano – per stabilire la data, scelta che Francesco aveva rimandato a un Concistoro che però non ha fatto in tempo a calendarizzare e a guidare.
Quanto al Giubileo, i primi impegni che attendono a breve e in rapida successione il nuovo Pontefice sono il 16-18 maggio il Giubileo delle Confraternite; il 30 maggio-1° giugno il Giubileo delle Famiglie, dei Bambini, dei Nonni e degli Anziani; il 7-8 giugno il Giubileo dei Movimenti, delle Associazioni e delle nuove Comunità; il 14-15 giugno il Giubileo dello Sport; il 20-22 giugno il Giubileo dei Governanti; nei giorni successivi quello dei Seminaristi e dei Sacerdoti; gli altri seguiranno fino alla chiusura della porta santa, il 6 gennaio 2026.
L’altro grande impegno che attende il nuovo Pontefice è la triennale del Sinodo sulla sinodalità mentre, tra le questioni più spinose in vista, dal 22 settembre l’appello del processo sulla gestione di fondi della Santa Sede e la compravendita del Palazzo di Londra, fortemente voluto da Papa Francesco.
Comments