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Vaticano - Papa Leone incontra Abu Mazen

  • 4 ore fa
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Assadakah News - Importante incontro, oggi 6 novembre in Vaticano, fra il pontefice Leone XIV e il presidente della Autorità Nazionale Palestinese, Mahmoud Abbas (Abu Mazen), alla grande biblioteca del Palazzo Apostolico, dopo il rituale benvenuto e lo scambio di doni. Al centro dell’incontro la attuale situazione in cui versa la popolazione della Striscia di Gaza, nonostante il trattato di tregua firmato lo scorso 10 ottobre, nonché la possibilità di realizzare la formula Due Popoli Due Stati.

Il presidente della Autorità Nazionale Palestinese, Abu Mazen, con Papap Leone XIV (foto Vatican News)
Il presidente della Autorità Nazionale Palestinese, Abu Mazen, con Papap Leone XIV (foto Vatican News)

Il presidente della ANP, giunto ieri a Roma, prima di incontrare il papa ha visitato la basilica di Santa Maria Maggiore, dove ha reso omaggio alla tomba di papa Francesco, definito “un caro vecchio amico che ha fatto tanto per il popolo palestinese”. Abu Mazen ha incontrato papa Francesco in diverse occasioni, soprattutto nel 2014 a Betlemme, e nuovamente qualche mese dopo quando insieme hanno piantato un ulivo della Pace ne Gardini del Vaticano.

L’incontro fra il presidente palestinese e papa Leone XIV era programmato da tempo, oltre all’incontro con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e con la premier Giorgia Meloni, per discutere della proposta di pace sostenuta da Washington e dai governi di Egitto, Qatar, Arabia Saudita, Turchia ed Emirati Arabi.

E’ il primo incontro del presidente palestinese con il pontefice eletto da poco, che segue una importante conversazione telefonica dello scorso luglio, durante la quale i due hanno discusso gli argomenti approfonditi nel colloquio odierno, oltre al ricordo del 10° anniversario dell’Accordo Globale fra la Santa Sede e Stato di Palestina, siglato il 26 giugno 2015. Papa Leone ha confermato il sostegno al progetto due Popoli Due Stati, ribadito anche dal segretario di Stato, Pietro Parolin, e ancor prima da Papa Francesco.

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