Chiara Cavalieri (Assadakah News) - Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha accolto il 4 febbraio ad Ankara il presidente siriano ad interim Ahmad al-Sharaa, definendo l’incontro un passo "storico" verso il rafforzamento delle relazioni bilaterali.
Durante la conferenza stampa congiunta, Erdogan ha ribadito l’impegno della Turchia a sostenere l’integrità territoriale e l’unità della Siria, dichiarando: "Non abbiamo mai abbandonato i nostri fratelli e sorelle siriani nei momenti più difficili e continueremo a sostenerli in questo nuovo periodo."
Sostegno alla ricostruzione e alla ripresa economica
La Turchia ha promesso di contribuire alla ricostruzione delle città siriane devastate dalla guerra e di sostenere la ripresa economica del Paese. Erdogan ha espresso la speranza che tali iniziative possano incentivare il ritorno volontario dei rifugiati siriani.

I due leader hanno discusso misure congiunte per rafforzare la sicurezza e la stabilità economica nella regione, affrontando temi come commercio, aviazione civile, energia, sanità e istruzione. Erdogan ha inoltre esortato il mondo arabo e islamico a fornire supporto finanziario e morale alla nuova amministrazione siriana.
Impegno contro il terrorismo

Il presidente turco ha riaffermato la determinazione della Turchia a sostenere la Siria nella lotta contro il terrorismo, menzionando gruppi come Daesh (ISIS) e il PKK. "Agendo in solidarietà con la Siria, credo che riusciremo a stabilire un clima di pace e sicurezza nella nostra regione comune, libera dal terrorismo," ha dichiarato Erdogan.
La fine del regime di Assad
Ahmad al-Sharaa, ex leader dell'opposizione siriana, è stato dichiarato presidente ad interim della Siria dopo la caduta del regime di Bashar al-Assad. Quest'ultimo, al potere per quasi 25 anni, è fuggito in Russia l'8 dicembre 2024, segnando la fine di oltre sei decenni di dominio del partito Baath.
La visita di al-Sharaa ad Ankara rappresenta un momento cruciale per il futuro delle relazioni tra Turchia e Siria e apre la strada a una nuova fase di collaborazione per la stabilizzazione del Paese.
Secondo fonti diplomatiche, i colloqui tra Erdogan e al-Sharaa hanno incluso l’addestramento turco dell’esercito siriano, il ridispiegamento delle forze e la possibile istituzione di due basi militari turche nella regione della Badia, nella Siria centrale.
Le stesse fonti hanno confermato che Ankara intende stabilire basi in Siria come segnale ai combattenti curdi nel nord-est del Paese. Inoltre, sono in discussione norme che consentirebbero alla Turchia di difendere lo spazio aereo siriano in caso di attacchi.

Intanto, media turchi riportano che Ankara starebbe valutando la possibilità di costruire due basi militari in Siria e di dispiegarvi caccia F-16. Inoltre, la nuova amministrazione siriana avrebbe richiesto alla Turchia droni, radar e sistemi di guerra elettronica per controllare il confine con Israele.
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