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Yemen - Accordo scambio prigionieri e blocco forniture armi

Assadakah News Agency - Il governo yemenita riconosciuto a livello internazionale, e le autorità Houthi sono giunti a un accordo, concluso al Palazzo delle Nazioni di Ginevra per lo scambio di oltre 880 prigionieri, concluso grazie alla mediazione dell’ONU e del Comitato Internazionale della Croce Rossa. Il tutto nel quadro del processo di riavvicinamento diplomatico fra Arabia Saudita e Iran. Il governo iraniano, che sostiene i ribelli Houthi, ha infatti accettato di sospendere l’invio di armi nello Yemen, per il raggiungimento di un accordo che metta fine al conflitto.

Nel contempo, il portavoce della delegazione iraniana all’ONU non ha però risposto alla domanda relativa al blocco dell’invio di armi e, in questi anni, che Teheran ha sempre smentito. Tuttavia, al momento della firma dell’accordo, un funzionario saudita, dietro anonimato, ha detto di aspettarsi da Teheran il rispetto dell’embargo. L’attenzione dei funzionari americani e sauditi è quindi finalizzata sull’Iran, per capire se terrà fede all’impegno e sarà possibile la riapertura delle rispettive ambasciate entro i prossimi due mesi. L’obiettivo, sebbene difficile, è quello di finalizzare un cessate il fuoco per il mese sacro del Ramadan.

Anche da Israele arrivano le prime reazioni all’accordo, come confermato dall’ex direttore del Mossad, Efraim Halevy il quale invita le istituzioni del Paese a esplorare le possibilità di un riavvicinamento con la Repubblica Islamica.

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