Assadakah News Agency - Il disastro ambientale è finalmente scongiurato, con la conclusione del recupero di oltre 1,4 milioni di barili di greggio rimasti nelle stive della petroliera Safer, ancorata di fronte alle Ras Isa (Hodeidah), sulle coste occidentale dello Yemen, fino a pochi giorni fa vera e propria bomba ecologica in quanto la nave era inevitabilmente deteriorata.
Ad annunciare la conclusione delle operazioni di trasbordo, iniziate lo scorso 25 luglio, è stato il ministro degli Esteri yemenita, Ahmed bin Mubarak, che aveva sottolineato le “grandi responsabilità” affrontate dalle autorità del Paese per contribuire al successo delle operazioni. Il 10 agosto, lo stesso governo yemenita aveva annunciato il trasferimento a bordo della nave Yemen di circa il 97 per cento del greggio della Safer.
Il ministero degli Esteri dell’Arabia Saudita ha accolto con favore l’annuncio, così come il segretario generale ONU, Antonio Guterres, che ha ringraziato le autorità yemenite, il cui sostegno è stato cruciale per il successo delle operazioni, aggiungendo che saranno necessari ulteriori finanziamenti per portare a termine il progetto del recupero di ogni minaccia ambientale rimanente nel Mar Rosso.