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Assadakah - Cordoglio per la scomparsa del gen. Franco Angioni

  • 3 ore fa
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Assadakah News - La Associazione Internazionale di Amicizia Italo-Araba Assadakah esprime sincero cordoglio per la scomparsa del generale Franco Angioni, avvenuta ieri 28 ottobre.

Indimenticato comandante del contingente italiano della missione ONU-Italcon in Libano, era nato nel 1933 e aveva frequentato l’Accademia Militare della Nunziatella, uscendone come sottotenente nel 1954. Promosso capitano nel 1960 frequentò successivamente la Scuola di Guerra italiana e canadese, conseguendo il brevetto di Ranger anche presso la Scuola Tecnica dell’esercito statunitense.

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Venne assegnato al corpo dei paracadutisti, dove comandò il celebre Battaglione “Col Moschin” come tenente colonnello e quindi fu vice-comandante della Brigata “Folgore”.

Nel settembre 1982, a seguito della guerra civile e della strage di Sabra e Chatila in Libano, con il grado di colonnello comandante del 3° Reparto Stato Maggiore, assunse il comando del contingente italiano della Forza Multinazionale per la missione Libano 2, e nel gennaio 1983 fu promosso generale di brigata. La missione internazionale venne bloccata in ambito ONU e divenne quindi una operazione sostanzialmente solo italiana, catalogata come Italcon, insieme a reparti americani e francesi.

Italcon fu oggetto di doversi attentati e subì notevoli perdite, e fu proprio grazie al generale Franco Angioni che divenne un modello cui si riferirono anche le successive missioni italiane all'estero, basate sulla conoscenza del contesto locale. Questo permise agli italiani di comprendere le ragioni delle parti e proporsi come forza di interposizione, piuttosto che come contingente straniero in terra libanese. Il contingente, con la Brigata “Folgore”, terminò la missione nel febbraio 1984.

Nel 1986 Angioni comandò la forza mobile del Comando Interalleato in Europa, fino al gennaio 1989, quando venne nominato Consigliere Militare della Presidenza del Consiglio e promosso generale di corpo d'armata. Successivamente comandò il 3° Corpo d'armata a Milano, poi è stato presidente del Centro Studi Difesa (CASD) e comandante delle Forze Terrestri Alleate Sud Europa, a Verona (FTASE). Fra gli ultimi incarichi, è stato segretario generale della Difesa e direttore nazionale armamenti, presidente del Consiglio dell'Ordine Militare d'Italia. Ha terminato la carriera nell'Esercito nel settembre 1996 e si è dedicato all’attività pubblica, eletto deputato come indipendente nella lista Democratici di Sinistra ed è stato segretario della Commissione Difesa della Camera.

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