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Conclusa la mostra "Giordania: l'alba del cristianesimo"

Aggiornamento: 4 apr

La suggestiva mostra "Giordania: l'alba del cristianesimo", ospitata nel rinascimentale Palazzo della Cancelleria in Vaticano
La suggestiva mostra "Giordania: l'alba del cristianesimo", ospitata nel rinascimentale Palazzo della Cancelleria in Vaticano

Patrizia Boi (Assadakah News) - ​La mostra "Giordania: l'alba del cristianesimo", ospitata nel rinascimentale Palazzo della Cancelleria in Vaticano, si è conclusa il 23 marzo 2025, registrando un notevole successo di pubblico e critica. Inaugurata il 31 gennaio, l'esposizione ha attirato migliaia di visitatori da tutto il mondo, spingendo gli organizzatori a prorogarne la durata oltre la data inizialmente prevista del 28 febbraio, per soddisfare l'elevata affluenza e permettere a un numero maggiore di persone di ammirare i tesori spirituali e culturali della Giordania.​


L'esposizione ha presentato circa 90 manufatti originali, selezionati da 34 siti archeologici giordani, molti dei quali esposti all'estero per la prima volta. Tra questi, lapidi e croci finemente intagliate, reliquie cerimoniali, coppe battesimali, gioielli, monete, mosaici e frammenti architettonici che testimoniano la maestria degli antichi artisti cristiani. Questi reperti, risalenti dal I secolo d.C. attraverso l'epoca bizantina, islamica e hashemita, offrono una panoramica della presenza e dell'evoluzione del cristianesimo in Giordania nel corso dei secoli. ​

Video immersivo, la Ministra Lina Annab, uno dei manufatti


L'allestimento della mostra ha offerto un'esperienza immersiva, trasportando i visitatori nei luoghi sacri della Giordania, considerata da molti la "culla del cristianesimo". La mostra ha presentato una collezione di reperti rari che documentano tappe fondamentali della storia del cristianesimo in Giordania.


Molti di questi oggetti sono stati esposti per la prima volta fuori dal territorio giordano, offrendo ai visitatori un’occasione unica per connettersi alle radici del cristianesimo e al ruolo della Giordania come sua culla. Le installazioni hanno posto l’accento sulla profondità spirituale dei luoghi sacri giordani, primo fra tutti il sito del battesimo di Gesù Cristo — Betania oltre il Giordano — considerato la culla del cristianesimo, dove Giovanni Battista battezzò Gesù e oggi riconosciuto come meta di pellegrinaggio anche dalla Santa Sede.


La Giordania è parte integrante della Terra Santa, e il suo ricco patrimonio religioso — sia islamico che cristiano — costituisce un elemento centrale dell’identità spirituale della regione. Questo lascito non si limita ai luoghi e monumenti sacri, ma incarna anche valori di convivenza, apertura e dialogo che da sempre caratterizzano il Paese.

Betania oltre il Giordano
Betania oltre il Giordano

La mostra ha rappresentato un momento chiave per la promozione del turismo religioso in Giordania, che ospita cinque siti ufficialmente riconosciuti dal Vaticano come destinazioni di pellegrinaggio cristiano: Betania oltre il Giordano, il Monte Nebo, Mukawir, Nostra Signora della Montagna ad Anjara e Tel Mar Elias. La Giordania è inoltre uno dei pochi Paesi al mondo ad aver ricevuto la visita di quattro Pontefici: Paolo VI nel 1964, Giovanni Paolo II nel 2000, Benedetto XVI nel 2009 e Papa Francesco nel 2014 — un segno eloquente del suo rilievo spirituale nella geografia cristiana mondiale.

 

A sottolineare l’importanza dell’evento è stata anche la visita di Sua Maestà la Regina Rania Al Abdullah, la cui presenza ha testimoniato il costante sostegno della Famiglia Reale alla valorizzazione del ruolo della Giordania sulla scena internazionale e al suo impegno nella tutela dei luoghi santi e nella promozione del dialogo interreligioso. La Regina era accompagnata da Sua Eminenza il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, e dalla Prima Donna della Repubblica Italiana, Laura Mattarella — un’occasione che ha evidenziato il profondo apprezzamento per il contributo della Giordania all’armonia religiosa e alla custodia del patrimonio spirituale.

La Visita della Regina Rania di Giordania
La Visita della Regina Rania di Giordania

La mostra ha coinciso con l'Anno Santo del Giubileo indetto dalla Santa Sede, evento straordinario che si celebra ogni 25 anni, e con il 30° anniversario delle relazioni diplomatiche tra la Giordania e la Santa Sede. Questa concomitanza ha aggiunto ulteriore valore storico e spirituale all'iniziativa, rafforzando il ruolo della Giordania come ponte culturale e religioso tra Oriente e Occidente. ​


La mostra ha attratto un pubblico internazionale eterogeneo, composto da alte autorità religiose, politiche e culturali, oltre che da importanti testate giornalistiche globali che hanno dato ampio risalto all’iniziativa. I visitatori, provenienti da contesti diversi, hanno espresso grande apprezzamento per la qualità dell’esposizione e la ricchezza dei contenuti, considerandola una piattaforma d’eccellenza per il dialogo interreligioso e interculturale, e una finestra privilegiata sul ruolo unico della Giordania nella storia del cristianesimo. 

La ministra del Turismo e delle Antichità della Giordania, Lina Annab,
La ministra del Turismo e delle Antichità della Giordania, Lina Annab,

La ministra del Turismo e delle Antichità della Giordania, Lina Annab, ha sottolineato l'importanza della mostra, affermando:​

«Questa mostra è stata trasportata con amore a Roma ed è molto importante per noi perché la sua storia è la storia stessa della cristianità. Il suo titolo, 'Alba del cristianesimo', vuol spiegare che il cristianesimo è cominciato in Giordania con il battesimo di Gesù Cristo da parte di Giovanni Battista, ed è questo il momento in cui è cominciata la cristianità nel mondo».

Inoltre, ha evidenziato come i primi cristiani trovassero rifugio in Giordania per sfuggire alle persecuzioni, vivendo in pace e sicurezza, e ha invitato tutti a visitare il Paese per scoprire i suoi tesori storico-artistici, frutto della convivenza armoniosa tra musulmani e cristiani. 


Sull'onda del successo riscosso, il Ministero del Turismo e delle Antichità e l'Ente del Turismo giordano hanno annunciato il lancio di un tour internazionale intitolato "Giordania: l'alba del cristianesimo – La mostra itinerante" che farà tappa in diversi Paesi europei, tra cui Francia, Portogallo e Grecia, oltre ad altri attualmente in fase di definizione. L'obiettivo è valorizzare ulteriormente l'eredità cristiana della Giordania, incentivare il turismo religioso e promuovere il Regno come centro globale di pace e dialogo interreligioso.​


Attraverso i suoi contenuti e il suo messaggio, la mostra ha riaffermato l’impegno costante della Giordania — sotto la guida di Sua Maestà il Re Abdallah II, Custode dei Luoghi Santi islamici e cristiani a Gerusalemme — a preservare e condividere con il mondo questo straordinario patrimonio religioso e umano, offrendo un esempio potente di convivenza e valori spirituali condivisi, da una terra che da sempre è fonte di messaggi divini e crocevia di civiltà.


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