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Egitto - Biennale Architettura/25 Venezia "Afferriamo il miraggio"

Il team vincitore è composto dagli architetti Salah Zikri (capo progetto), Ebrahim Zakaria e Emad Fikry
Il team vincitore è composto dagli architetti Salah Zikri (capo progetto), Ebrahim Zakaria e Emad Fikry

Patrizia Boi (Assadakah News) - ​Il padiglione dell'Egitto alla 19ª Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, in programma dal 10 maggio al 23 novembre 2025, presenterà il progetto intitolato "Afferriamo il Miraggio. Un Gioco di Delicato Equilibrio da una Piccola Oasi Egiziana a un Grande Pianeta". Questo progetto è stato selezionato attraverso un concorso nazionale organizzato dal Ministero della Cultura Egiziano e dall'Accademia d'Egitto, con la supervisione del Commissario del padiglione, il Ministero della Cultura Egiziano - Accademia d'Egitto. Il team vincitore è composto dagli architetti Salah Zikri (capo progetto), Ebrahim Zakaria e Emad Fikry. ​

Il team vincitore è composto dagli architetti Salah Zikri (capo progetto), Ebrahim Zakaria e Emad Fikry
Il team vincitore è composto dagli architetti Salah Zikri (capo progetto), Ebrahim Zakaria e Emad Fikry

Il concorso per la selezione del progetto rappresentativo dell'Egitto alla Biennale è stato indetto dal National Organization for Urban Harmony, guidato dall'ingegnere Mohamed Abu Saada, e ha visto la partecipazione di numerosi architetti e designer egiziani. La giuria, presieduta dal Ministro della Cultura Ahmed Fouad Hano, ha valutato le proposte in base alla loro capacità di interpretare il tema generale della Biennale Architettura 2025, "Intelligens. Natural. Artificial. Collective.", curata dall'architetto e ingegnere Carlo Ratti. ​

Il progetto intitolato "Afferriamo il Miraggio. Un Gioco di Delicato Equilibrio da una Piccola Oasi Egiziana a un Grande Pianeta"


Il progetto "Afferriamo il Miraggio" si distingue per l'analogia tra l'equilibrio delicato di una piccola oasi egiziana e le sfide ambientali globali. L'installazione propone un'esperienza interattiva che invita i visitatori a riflettere sull'importanza della sostenibilità e della gestione responsabile delle risorse naturali. Attraverso l'uso di elementi architettonici e tecnologici, il padiglione mira a stimolare una comprensione più profonda delle interazioni tra ambiente naturale e intervento umano. ​

Il team vincitore è composto dagli architetti Salah Zikri (capo progetto), Ebrahim Zakaria e Emad Fikry


In preparazione alla Biennale, il team curatoriale sta collaborando con artigiani locali e istituzioni accademiche per garantire che il padiglione rappresenti autenticamente l'heritage culturale e le innovazioni contemporanee dell'architettura egiziana. Questa sinergia tra tradizione e modernità è volta a offrire ai visitatori un'esperienza immersiva che evidenzi le potenzialità dell'architettura nel rispondere alle sfide ambientali attuali.​


Per ulteriori approfondimenti sul progetto "Afferriamo il Miraggio", per una panoramica visiva del progetto e delle dichiarazioni dei curatori, è disponibile un servizio video che illustra i dettagli del padiglione egiziano:​

"Aggrappiamoci al miraggio" è lo slogan del padiglione egiziano alla Biennale di Venezia del 2025

Partecipazioni Precedenti dell'Egitto alla Biennale di Venezia


L'Egitto ha una lunga tradizione di partecipazioni significative alla Biennale di Venezia, sia nell'ambito dell'architettura che dell'arte. Ecco una panoramica delle recenti edizioni:​


Biennale Architettura 2023: Il padiglione egiziano ha presentato "NiLab - Il Nilo come Laboratorio", un progetto che esplorava il fiume Nilo come spazio di riflessione sul tema dell'acqua e delle sfide ambientali globali. Curato da Ahmed Sami Abd Elrahman, Marina Tornatora, Ottavio Amaro, Ghada Farouk e Moataz Samir, il padiglione fungeva da laboratorio di idee e progetti legati al Nilo, coinvolgendo università internazionali e promuovendo la collaborazione tra Egitto e comunità globale. ​

Biennale Architettura 2021: Con "The Blessed Fragments"
Biennale Architettura 2021: Con "The Blessed Fragments"

Biennale Architettura 2021: Con "The Blessed Fragments", il padiglione ha messo in luce il valore dei lavoratori locali egiziani attraverso un'installazione che utilizzava illusioni ottiche per rappresentare la loro essenzialità nelle comunità locali. Curato da Mostafa Rabea Khalifa, il progetto evidenziava l'importanza dell'integrazione e dell'equilibrio sociale. ​


Biennale Architettura 2018: Il tema "Roba becciah: The Informal City" affrontava la riqualificazione degli spazi commerciali informali in Egitto. Curato dagli architetti Islam El Mashtooly e Mouaz Abouzaid, insieme al professore di architettura Cristiano Luchetti, il padiglione proponeva strategie per integrare questi spazi nel tessuto urbano formale, riflettendo sulle dinamiche dell'economia informale e sul concetto di "spazio libero" nelle città dense. ​

Biennale Arte 2019: Il padiglione ha ospitato "Khnum: Across Times Witness"
Biennale Arte 2019: Il padiglione ha ospitato "Khnum: Across Times Witness"

Biennale Arte 2019: Il padiglione ha ospitato "Khnum: Across Times Witness", un'installazione che collegava passato e presente attraverso la figura mitologica di Khnum, considerato il guardiano dei segreti del tempio e narratore della storia. L'opera invitava i visitatori a riflettere sulla continuità storica e culturale dell'Egitto. ​


Biennale Arte 2015: Con "Can You See?", il padiglione egiziano ha presentato un'installazione interattiva che esplorava il concetto di pace attraverso forme tridimensionali che componevano la parola "PEACE", coperte di erba artificiale. Gli artisti Ahmed Abdel Fatah, Maher Dawoud e Gamal Elkheshen hanno creato un'esperienza immersiva che sfidava i visitatori a riflettere sul significato della pace in un contesto contemporaneo. 


Queste partecipazioni evidenziano l'impegno continuo dell'Egitto nel presentare temi rilevanti e contemporanei attraverso le sue esposizioni alla Biennale di Venezia. 


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