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Iran e Arabia Saudita insieme per il petrolio


Franco Abdelkader Omeich - Dopo la ripresa delle relazioni diplomatiche lo scorso 10 marzo, e la riapertura delle rispettive ambasciate, un nuovo passo avanti porta la regione del Golfo verso una nuova cooperazione che non potrà non avere conseguenze determinanti a livello planetario: Tehran e Riyadh hanno concluso un accordo per la cooperazione bilaterale nel settore petrolifero ed energetico.

L’annuncio è stato ufficializzato da Mohsen Khojastejmehr, direttore della National Iranian Oil Company, ripreso dall’agenzia stampa Tasnim.

Giacimenti in comune

Con l’accordo sono già stati definiti i dettagli tecnici relativi all'aumento della produzione e alla stabilizzazione della capacità produttiva dei giacimenti di petrolio e gas gestiti in comune, poiché Iran e Arabia Saudita gestiscono insieme quattro importanti giacimenti: Al Muryan, Farzad1 e Farzad 2 ed Esfandiar, che da solo ha una riserva stimata in circa 500 milioni di barili. L’avvenimento fa presupporre che accordi simili potrebbero essere conclusi anche con altri Paesi del Golfo, infatti Tehran condivide la gestione di ben 28 siti di estrazione, in particolare con il vicino Iraq, che insieme rappresentano il 20% delle riserve di petrolio e il 30% di quelle di gas naturale della Repubblica Islamica dell’Iran. Il particolare il riferimento è al giacimento North Field, gestito in comune con il Qatar.

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